Kabul (Afghanistan), 8 set. (LaPresse/AP) – Almeno sei persone sono morte e altre cinque sono rimaste ferite, in seguito a un attentato suicida avvenuto nella capitale afghana Kabul, davanti alla sede della Cooperazione allo sviluppo italiana, l’agenzia del ministero degli Esteri che si occupa di gestire gli aiuti al Paese. Non risultano civili o militari italiani feriti. Nella zona hanno sede anche il quartier generale della Nato, le ambasciate di Italia e Usa, e il palazzo presidenziale.

L’attacco è stato rivendicato dai talebani. L’obiettivo, ha spiegato il portavoce Zabiullah Mujahid, erano le strutture dell’intelligence statunitense che hanno sede in zona. Nell’attacco hanno perso la vita almeno sei persone. Non è ancora chiara la dinamica dei fatti ma, secondo quanto riferisce la polizia locale citando testimoni oculari, la bomba è stata portata da un ragazzino di 13 o 14 anni. Tra le vittime ci sarebbero anche alcuni bambini. Il portavoce dei talebani riferisce invece che a portare l’ordigno è stato un militante di 28 anni, originario della provincia di Logar, a sud della capitale. Nonostante la rivendicazione dei talebani, il ministero dell’Interno afghano ha puntato il dito contro la rete Haqqani, gruppo terroristico con sede in Pakistan. Proprio ieri gli Usa hanno annunciato che inseriranno la rete nella lista delle organizzazioni terroristiche.

Intanto, Jamie Graybeal, portavoce dell’alleanza internazionale, spiega che tutte le strutture della coalizione nella capitale sono al sicuro e che non dovrebbero esserci vittime tra i membri della coalizione. In questi giorni gli afghani ricordano l’undicesimo anniversario della morte di Ahmad Shah Massoud, carismatico leader dell’Alleanza del nord, ucciso in un attacco suicida due giorni prima dell’11 settembre 2001. Proprio questa mattina centinaia di ufficiali e cittadini si erano radunati a pochi metri dal luogo dell’esplosione per ricordarlo. – Twitter @ilyleccardi

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata