Islamabad (Pakistan), 20 ago. (LaPresse/AP) – Il presidente pakistano Asif Ali Zardari ha ordinato al ministero dell’Interno di aprire un’indagine dopo che una bambina cristiana è stata arrestata con l’accusa di aver violato la legge sulla blasfemia. La ragazza, che secondo alcune fonti sarebbe disabile mentale, è stata fermata giovedì perché sospettata di aver bruciato frammenti del Corano. “Circa 500-600 persone si erano radunate davanti alla sua casa a Islamabad, erano molto arrabbiate, avrebbero potuto farle del male se non avessimo reagito rapidamente”, ha riferito Zabi Ullah della polizia locale.

“Alcuni musulmani della zona – ha aggiunto – sostengono che la ragazza abbia bruciato alcune pagine del Corano e stiamo indagando, ma per ora non siamo giunti a nessuna conclusione”. Ullah ha spiegato che la giovane è stata portata in una stazione della polizia e sarà trattenuta per 14 giorni. Un altro ufficiale della polizia, Qasim Niazi, ha riferito che quando è stata fermata la ragazza aveva con sé una busta con alcuni documenti religiosi scritti in arabo e parzialmente bruciati, ma non il Corano.

Un altro ufficiale, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha affermato che molto probabilmente il caso sarà chiuso una volta conclusa l’indagine. Sull’età della ragazza le notizie sono discordanti: secondo Ullah avrebbe 16 anni, mentre per altri ufficiali ne avrebbe tra 11 e 12. Niazi ha raccontato che quando è stata portata nella stazione della polizia la bambina era spaventata e non riusciva a parlare in una maniera normale, ma non ha chiarito se sia disabile.

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