Washington (Usa), 27 lug. (LaPresse/AP) – A proposito del dibattito sulle armi e la facilità con cui le persone possono accedervi negli Stati Uniti, scoppiata nuovamente dopo la strage di Denver, il leader della maggioranza democratica al Senato, Harry Reid, ha dichiarato che prima delle elezioni presidenziali non ci sarà il tempo per discuterne a causa dell’agenda troppo fitta. “Bel tentativo”, ha detto Reid rispondendo alla domanda dei giornalisti sulla possibilità di un dibattito sulle armi già l’anno prossimo.
Il presidente Barack Obama ha annunciato ieri che non spingerà per leggi più severe sul controllo delle armi dopo la strage al cinema di Aurora, in cui hanno perso la vita 12 persone. Lo aveva dichiarato il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, precisando che il presidente ha invece lanciato appelli perché le autorità applichino meglio le norme già esistenti. La stessa visione è stata espressa da Mitt Romney, candidato alle primarie repubblicane per le presidenziali del 6 novembre.
Per la sparatoria nel cinema di Aurora, in Colorado, è stato arrestato il 24enne James Holmes. Durante la prima proiezione di ‘Il cavaliere oscuro. Il ritorno’, ultimo film della saga di Batman, il ragazzo aperto il fuoco sul pubblico in sala. Ha ucciso 12 persone, tra cui alcuni bambini, e ne ha ferite altre 58. La sparatoria ha innescato le nuove polemiche sulla facilità di procurarsi armi negli Usa, perché il giovane le aveva comprate legalmente.
Intanto la Brady campaign to prevent gun violence, ong che si occupa del controllo dell’uso delle armi, ha lanciato ieri una sfida a Obama e Romney, chiedendo loro di trovare una soluzione per mettere fine alle violenze. Il gruppo ha reso noto che ogni giorno 32 persone vengono uccise con pistole e altre armi da fuoco negli Stati Uniti. L’organizzazione deve il nome a James Brady, assistente di Ronald Reagan, che riportò disabilità permanenti dopo il tentato omicidio contro l’ex presidente Usa nel 1981. Dopo essere sopravvissuto all’attacco, Brady è diventato un sostenitore della lotta contro l’uso sregolato delle armi nel Paese.
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