Dublino (Irlanda), 27 mag. (LaPresse/AP) – Il primo ministro irlandese Enda Kenny ha lanciato un appello televisivo agli elettori affinché votino sì al referendum sull’adesione al trattato fiscale dell’Unione europea che si terrà giovedì. Un respingimento, ha spiegato il premier, invierebbe il segnale che l’Irlanda non è seria nella lotta contro il proprio deficit e non è più un membro certo del moneta unica. “Un forte ‘sì’ – ha detto Kenny durante l’appello, durato quattro minuti – creerà la certezza e la stabilità di cui il nostro Paese ha bisogno per continuare sulla strada della ripresa economica. Questo trattato non risolverà tutti i nostri problemi, ma è parte della soluzione”.

I prestiti internazionali all’Irlanda di Fmi e Ue si esauriranno a fine anno e il trattato fiscale specifica che solo i membri che vi hanno aderito possono avere accesso a eventuali futuri altri prestiti. L’Irlanda è l’unico tra i 25 Paesi che hanno firmato il trattato a sottoporre la sua accettazione definitiva a un voto nazionale.

“Solo un ‘sì’ – ha proseguito il premier – darà all’Irlanda un accesso garantito al fondo di salvataggio europeo permanente, lo European Stability Mechanism, dovesse il Paese averne bisogno. Io voglio che la nazione abbia lo stesso accesso di tutti gli altri Paesi a questa polizza assicurativa. È molto importante”. “Nelle mie recenti visite in Usa, Cina e altrove – ha aggiunto ancora Kenny – il messaggio forte dei leader politici ed economici è quello di voler avere la certezza che l’Irlanda rimanga nell’eurozona. Un ‘sì’ darà questa certezza e confermerà agli investitori che l’Irlanda è un posto affidabile, con condizioni stabili”. Secondo tre sondaggi pubblicati da diversi quotidiani oggi, il ‘sì’ dovrebbe vincere.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: ,