Caracas (Venezuela), 12 apr. (LaPresse/AP) – Il presidente del Venezuela Hugo Chavez è tornato ieri sera in patria dopo il terzo trattamento di radioterapia a Cuba e ha confermato di sentirsi “molto bene”. Dopo essere atterrato all’aeroporto internazionale di Caracas, Simon Bolivar, Chavez ha incontrato diversi aiutanti e alleati politici al palazzo Miraflores. “Abbiamo meno di sei mesi prima del 7 ottobre (data delle elezioni, ndr), prepariamoci”, ha detto il presidente che ha poi discusso con uno dei suoi più stretti collaboratori, José Vicente Rangel, del fallito golpe dell’11 aprile 2002, che tentò di rovesciare il suo governo. Chavez ha ricordato quindi come la rivolta fallì perché migliaia di sostenitori scesero in piazza per chiedere il suo ritorno al potere. E ha avvertito gli avversari di non tentare nuovamente un’azione simile. “Vi consiglio di non riprovarci. Non abbassiamo la guardia nemmeno un momento, per garantire la pace del Venezuela. È tempo di rafforzare l’unità”, ha aggiunto. Centinaia di simpatizzanti del leader venezuelano ieri hanno celebrato i dieci anni da quell’episodio, marciando a Caracas, sventolando le bandiere nazionali e cantando slogan a favore del governo.
Il candidato dell’opposizione, Henrique Capriles, ha criticato le celebrazioni, sostenendo che i venezuelani dovrebbero condannare tutti i golpe volti a fare cadere un capo di Stato. “Tutti i colpi di Stato sono negativi. Non ci sono buoni golpe, anche perché in fondo sono tutte interruzioni della Costituzione”, ha detto. Ieri mattina, il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha riferito che Chavez parteciperà questo fine settimana alla Cumbre de las Americas solo se i dottori gli daranno l’ok a viaggiare fino in Colombia, a Cartagena. “Dipende dalla sua salute e dai medici”, ha detto Santos, che domenica ha sentito il presidente venezuelano al telefono. Nel suo discorso televisivo di ieri, durato più di un’ora, Chavez non ha parlato dell’incontro internazionale del fine settimana.
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