Kabul (Afghanistan), 1 mar. (LaPresse/AP) – Due soldati americani delle forze Nato in Afghanistan sono stati uccisi da uomini armati in una base militare nel sud del Paese. I due aggressori erano un civile e un militare afghano. La Nato ha comunicato solo dell’incidente, mentre a riferire la nazionalità delle vittime sono state fonti statunitensi coperte dall’anonimato. Secondo queste fonti gli aggressori sarebbero tre: due di loro sarebbero stati uccisi, mentre il terzo sarebbe in stato di fermo.

Secondo la ricostruzione fornita dal portavoce dell’esercito afghano a Kandahar, Mohammad Mohssan, i due uomini hanno aperto il fuoco su una sentinella afghana in una torre all’interno della base; poi si sarebbero arrampicati e sarebbe cominciata la sparatoria con i soldati Nato. Pare che i soldati della coalizione internazionale abbiano risposto al fuoco uccidendo l’uomo e il militare afghano. Stando alla versione del capo del distretto di Zhari, Niaz Mohammad Sarhadi, il civile afghano che ha sparato era un insegnante. L’uomo, che viveva all’interno della base, teneva un corso di alfabetizzazione per i soldati afghani e a un certo punto ha cominciato a sparare contro i militari Nato.

La sparatoria di oggi è l’ultimo caso di poliziotti, soldati afghani o militanti in uniforme, che uccidono militari Nato. In meno di due settimane sei membri delle forze Nato sono morti in questo modo. Il 25 febbraio due consiglieri militari statunitensi sono stati uccisi nel loro ufficio dentro il ministero nell’Interno a Kabul. Pochi giorni prima un soldato afghano aveva sparato uccidendo altri due militari americani durante una protesta contro il rogo di alcune copie del Corano nella base americana di Bagram.

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