Buenos Aires (Argentina), 22 feb. (LaPresse/AP) – Almeno 49 persone hanno perso la vita e oltre 500 sono rimaste ferite nel peggior incidente ferroviario avvenuto in Argentina dal 1970, quando uno scontro provocò 200 vittime. La tragedia è avvenuta questa mattina alla stazione Once di Buenos Aires, dove un treno affollato di pendolari è entrato troppo velocemente, ad almeno 26 chilometri all’ora (30 secondo il capo del sindacato dei macchinisti, Omar Maturano) e ha sbattuto contro una barriera alla fine del binario. A causa dell’impatto è andata distrutta la parte anteriore della locomotiva.

Nello schianto il primo vagone, dove i passeggeri lasciano le biciclette, è rimasto schiacciato. Una carrozza è penetrata di quasi 6 metri dentro quella davanti e molte persone sono rimaste intrappolate. I soccorritori hanno divelto il tetto per estrarre i passeggeri. Questo tipo di treni è di solito molto affollato e diverse persone viaggiano in piedi nei corridoi. Tante sono infatti franate per terra quando il treno ha interrotto la sua corsa violentemente.

Le cause della tragedia sono ancora da accertare. “Questo treno è uscito dall’officina ieri e i freni funzionavano bene”, ha riferito all’emittente radiofonica La Red Ruben Sobrero, leader del sindacato dei dipendenti della linea Sarmiento. “Da quello che sappiamo – ha aggiunto – il treno aveva frenato senza problemi alle stazioni precedenti. A questo punto non voglio speculare sulle cause”. Il macchinista, ha spiegato Sobrero, è stato ricoverato e il sindacato non ha ancora potuto contattarlo.

L’Argentina non è nuova a incidenti ferroviari. Negli ultimi 15 mesi se ne sono registrati almeno sei gravi. Lo scorso 13 settembre l’autista di un bus ha attraversato i binari mentre stava arrivando un treno. Le vittime in quell’occasione furono 11. Due mesi più tardi, un altro conducente di un bus ha impattato frontalmente con un treno, provocando la morte di otto studentesse.

L’incidente di oggi ha sollevato dubbi sulla sicurezza della rete ferroviaria argentina. Il sistema, benché in gran parte privatizzato, dipende da sussidi statali e i passeggeri pagano relativamente poco rispetto ad altri Paesi sudamericani. “La serie di incidenti ferroviari fa male e mette in luce la realtà di uno Stato incapace di controllare e agire per proteggere i passeggeri”, ha commentato su Twitter il leader dell’opposizione Ricardo Alfonsin. In seguito alla tragedia, il presidente Cristina Fernandez ha annullato gli impegni che aveva in agenda.

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