Mosca (Russia), 30 gen. (LaPresse/AP) – La Russia ha invitato esponenti del regime siriano e dell’opposizione a partecipare a colloqui a Mosca. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri russo tramite un comunicato, spiegando che le autorità di Damasco hanno già accolto l’invito. Il Cremlino spera che anche i leader dell’opposizione diano una risposta a riguardo nei prossimi mesi, ma un sì è difficile dopo i diversi rifiuti a partecipare a trattative fino a quando non si fermerà la repressione in Siria. Il ministero russo ha aggiunto che i colloqui devono essere condotti “al più presto possibile” per mettere fine alle violenze. La Russia, alleata della Siria da lungo tempo, ha sostenuto più volte il regime del presidente Bashar Assad negli ultimi mesi, nonostante la sanguinosa repressione del dissenso. Le autorità russe hanno però intrattenuto colloqui anche con i leader dell’opposizione.
Intanto, il ministro degli Esteri britannico William Hague e l’omologo francese Alain Juppé sono diretti nella sede delle Nazioni unite a New York per cercare di ottenere l’approvazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza volta a fermare le violenze. Hague e Juppé hanno fatto sapere che domani parteciperanno a colloqui dell’Onu. Diplomatici sperano che il primo ministro del Qatar, Hamad bin Jassim, e funzionari della Lega araba riusciranno a convincere Russia e Cina ad appoggiare la risoluzione. Mosca si rifiuta di sostenere una risoluzione che autorizzerebbe un’intervento militare in Siria. Secondo l’ufficio del primo ministro britannico David Cameron, la posizione della Russia “fornisce copertura per le brutali oppressioni del regime” di Damasco. Secondo l’Onu, più di 5.400 persone sono state uccise negli ultimi dieci mesi di rivolta antigovernativa in Siria.
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