Belgrado (Serbia), 30 gen. (LaPresse/AP) – Non si ferma l’ondata di maltempo che negli ultimi giorni ha investito l’Europa centrale. Le vittime accertate per il gelo sono già 36. Il Paese più colpito è l’Ucraina, dove a perdere la vita per ipotermia sono state 18 persone, di cui 12 senzatetto. Secondo quanto riferisce il ministero per le Situazioni di emergenza di Kiev sul suo sito web, circa 500 persone si sono rivolte a ospedali e centri medici per congelamento e ipotermia in soli tre giorni della settimana scorsa. In alcune regioni le temperature sono scese a 16 gradi sotto zero durante il giorno e a 23 sotto zero durante la notte. Le autorità ucraine hanno aperto 1.500 rifugi temporanei in tutto il Paese per fornire pasti e un luogo caldo dove dormire.

In Polonia, dove il termometro è sceso a 26 gradi sotto zero, i morti sono almeno dieci da venerdì. Tra le vittime, spiega il ministero dell’Interno tramite la portavoce, Malgorzata Wozniak, ci sono principalmente anziani e persone senza fissa dimora. La polizia sta perlustrando edifici abbandonati e senza riscaldamento per assicurarsi che i senzatetto non vi si rifugino all’interno, rischiando di morire per ipotermia.

Quattro persone hanno perso la vita in Romania. Le autorità, spiegano i media locali, si stanno attivando per salvaguardare i senzatetto, ma anche gli animali randagi. Decine di detenuti hanno spalato la neve che bloccava le strade verso un rifugio per cani vicino la capitale Bucarest, aiutandoli a raggiungere la struttura dove ne sono ospitati circa 300.

Tre le vittime invece in Serbia. Una donna è deceduta per il freddo in seguito a una tempesta di neve in un’area centrale del Paese. Nella stessa zona un anziano è stato trovato senza vita in mezzo alla neve fuori dalla sua abitazione, mentre un altro 81enne è deceduto in casa. Due persone rimangono invece disperse nel sud e nel centro del Paese. Le forti nevicate hanno provocato anche problemi nel traffico e nell’erogazione di energia. Migliaia di persone sono infatti rimaste senza elettricità per la maggior parte della settimana scorsa. Il maltempo ha provocato disagi anche in altre parti dei Balcani.

Un uomo di 57 anni, infine, ha perso la vita in Bulgaria, dove il governo ha dichiarato lo stato di emergenza di “codice arancione” in 25 dei 28 distretti per le temperature sotto lo zero. Nella capitale Sofia, le autorità hanno istituito punti dove viene distribuito tè caldo gratis e hanno aperto rifugi temporanei di emergenza per i senzatetto. Il Paese è anche nella morsa di forti venti che hanno causato la chiusura del porto di Varna, il principale del Paese.

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