Kabul (Afghanistan), 20 gen. (LaPresse/AP) – Quattro militari francesi sono stati uccisi oggi da un soldato afghano nell’est dell’Afghanistan. L’attacco è avvenuto nella base operativa di Gwan, situata nel distretto di Tagab, nella privincia di Kapisa. A sparare è stato un militare che, secondo quanto spiega il portavoce dell’esercito francese, il colonnello Thierry Burkhard, sembra avesse un’autorizzazione per entrare nella base, dove lavorano 600 soldati, di cui tre quarti afghani, il resto francesi. L’autore dell’attacco ha agito con un’arma automatica poco dopo che i francesi non armati avevano finito gli esercizi di addestramento.
Immediata la reazione dell’Eliseo, che ha annunciato la sospensione di tutte le operazioni della Francia nel Paese e ha minacciato il ritiro anticipato delle truppe. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha riferito di aver sospeso tutti i programmi di addestramento delle truppe locali. “Se le condizioni di sicurezza non verranno ripristinate in modo chiaro – ha aggiunto – si solleverà la questione di un eventuale ritiro anticipato dell’esercito francese”.
Sarkozy ha inoltre definito “incaccettabile” che truppe afghane sparino contro i soldati francesi. “L’esercito francese è in Afghanistan al servizio degli afghani contro il terrorismo e contro i talebani, non è lì in modo che gli afghani possano sparargli addosso”, ha affermato l’inquilino dell’Eliseo. Si tratta di uno degli attacchi con il maggior numero di morti tra le forze di Parigi avvenuto nei 10 anni di permanenza nel Paese e porta a 82 i soldati francesi uccisi dall’inizio del conflitto. Sarkozy ha comunicato che, a seguito dell’uccisione dei soldati, il ministro della Difesa Gerard Longuet, accompagnato dal capo di Stato maggiore dell’esercito, è partito per l’Afghanistan. Al loro ritorno il governo francese deciderà come procedere. Il presidente afghano Hamid Karzai è inoltre atteso in visita a Parigi la prossima settimana.
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