Panama (Panama), 12 dic. (LaPresse/AP) – L’ex dittatore panamense Manuel Noriega è stato estradato dalla Francia ed è arrivato nella notte nel carcere El Renacer di Panama, dove sconterà tre condanne a 20 anni per omicidi di oppositori politici risalenti agli anni ’80. Partito da Parigi Orly ieri mattina a bordo di un volo Iberia, il generale ha fatto scalo a Madrid ed è arrivato all’aeroporto Tocumen poco dopo la mezzanotte. Noriega, 77 anni, fu l’uomo forte di Panama dal 1983 al 1989 e non tornava in patria da 21 anni, che ha trascorso in carcere fra Stati Uniti e Francia per traffico di droga e riciclaggio di denaro.
IN PRIGIONE. La cella in cui sarà detenuto è molto spartana, differentemente dal lussuoso bungalow in cui scontò la pena a Miami. Alcune immagini postate sul sito del ministero dell’Interno mostrano la cella arredata solo con letto, tavolo e una mensola, più un piccolo bagno personale. I legali di Noriega hanno annunciato comunque di voler richiedere gli arresti domiciliari, come la legge permette visto che il generale ha più di 70 anni. Gli avvocati puntano tra l’altro sul fatto che il loro cliente ha problemi di pressione ed è paralizzato dal lato sinistro da alcuni anni visto che è stato colpito da un ictus.
CONTESTAZIONI. Dopo essere atterrato Noriega, che è sulla sedia a rotelle, è stato subito trasportato in prigione in elicottero. Al suo arrivo nel centro aveva una camicia rossa a maniche lunghe e si è rifiutato di indossare l’uniforme dei detenuti. Davanti all’ingresso principale del carcere si sono radunati una dozzina di parenti di ufficiali dell’esercito uccisi, che chiedevano giustizia. “Ora pagherai per i tuoi crimini”, diceva uno di loro. Anche il presidente panamense, Ricardo Martinelli, ha detto che Noriega “dovrà pagare per i danni e l’orrore che ha commesso contro la gente di Panama”. Nel centro della città alcune persone sono scese per strada facendo rumore con le pentole e suonando claxon, in segno di disprezzo nei confronti dell’ex dittatore.
CHI E’ NORIEGA. Noto con il soprannome ‘faccia d’ananas’ per via del viso butterato, Noriega era un tempo valido alleato della Cia, a cui forniva informazioni e aiuto logistico per combattere i movimenti di sinistra in America Latina. Verso la fine degli anni ’80 entrò però in rotta di collisione con gli Stati Uniti, consapevoli che il generale collaborava con il cartello della droga di Medellin, con base in Colombia. Anche per questo il 20 dicembre del 1989, oltre 26mila soldati di Washington entrarono a Panama e si scontrarono con i lealisti fino alla resa di Noriega, avvenuta il 3 gennaio del 1990.
I PROCESSI. A quel punto il dittatore fu portato a Miami, dove venne condannato e scontò 17 anni per traffico di droga. In quanto prigioniero di guerra ricevette un trattamento speciale con un bungalow personale dotato di tv e attrezzatura per l’allenamento. Immediatamente dopo aver scontato la pena negli Usa venne estradato in Francia, dove fu condannato per aver riciclato milioni di dollari provenienti dal traffico di droga investendoli in lussuosi appartamenti a Parigi e attraverso tre banche francesi.
A Panama, intanto, fu condannato in contumacia per gli omicidi del comandante militare Moises Giroldi – ucciso per aver guidato nel 1989 una rivolta contro Noriega non andata a buon fine – e dell’oppositore politico Hugo Spadafora, trovato decapitato nel 1985 al confine con il Costa Rica. Il generale fu inoltre condannato a Panama per un terzo caso, riguardante la morte di soldati che avevano appoggiato una rivolta.
PANAMA. Noriega è tornato in un Paese molto diverso da quello che aveva lasciato. Una volta gestito da una casta di uomini forti dell’esercito, è ora guidato dal quarto presidente democraticamente eletto, Ricardo Martinelli. Inoltre El Chorrillo, lo slum in cui il generale è cresciuto, pesantemente bombardato durante l’invasione americana del 1989, si trova ora all’ombra di alti lussuosi condomini sorti vicino al Canale di Panama da quando gli Stati Uniti ne hanno assunto il controllo nel 2000. L’ex quartier generale del dittatore, infine, è stato abbattuto e trasformato in un parco con campi da basket.
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