Khar (Pakistan), 26 nov. (LaPresse/AP) – Dopo che elicotteri della Nato hanno aperto il fuoco nella notte su un checkpoint dell’esercito nel nordovest del Pakistan, uccidendo 24 soldati, il governo di Islamabad ha chiesto agli Stati Uniti di lasciare entro 15 giorni la base aerea di Shamsi, nella provincia sudoccidentale del Baluchistan. L’attacco è avvenuto nell’area tribale di Mohmand, vicino al confine afghano, e i feriti sarebbero 13. In precedenza il Pakistan aveva ordinato agli agenti di frontiera di chiudere il varco di Torkham al transito dei mezzi che trasportano i rifornimenti per le truppe Nato, impedendo loro di passare in Afghanistan.
L’esercito di Islamabad, in un comunicato recapitato ai giornalisti, ha accusato la Nato di aver “portato a termine un attacco a fuoco ingiustificato e indiscriminato”. Pesante la reazione dell’amministrazione locale. Il governatore della provincia nordoccidentale di Khyber Pakhtunkhwa ha criticato il raid, definendolo “un attacco alla sovranità del Pakistan”.
La Nato ha aperto un’indagine sull’accaduto. Funzionari dell’Alleanza a Kabul, in Afghanistan, hanno spiegato che stanno raccogliendo maggiori informazioni sui fatti e forniranno ulteriori dettagli quando possibile. L’attacco di oggi potrebbe complicare le relazioni fra Islamabad e le forze guidate dagli Usa che combattono in Afghanistan. Il 30 settembre dell’anno scorso alcuni elicotteri americani uccisero due militari pakistani vicino al confine perché i piloti scambiarono erroneamente i soldati per i militanti che stavano cercando. Il Pakistan reagì chiudendo il confine e vietando così per 10 giorni il passaggio dei rifornimenti delle forze Nato. Il varco fu riaperto solo dopo le scuse da parte degli Stati Uniti.
Il checkpoint attaccato era stato recentemente istituito dall’esercito pakistano nel villaggio di Salala per fermare i talebani che si nascondono in Afghanistan e attraversano il confine per compiere attentati. Il varco con l’Afghanistan che è stato bloccato ai mezzi Nato, invece, è quello di Torkham sul passo Khyber. Si tratta di un punto di passaggio chiave, perché da qui passa la maggior parte dei rifornimenti destinati alle truppe in Afghanistan. Attraverso il Pakistan vengono trasportati, escludendo le armi, circa il 30% dei rifornimenti per le truppe Nato.
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