Oakland (California, Usa), 3 nov. (LaPresse/AP) – I manifestanti che si ispirano al movimento di Occupy Wall Street hanno dichiarato vittoria dopo aver bloccato, con cinque ore di protesta, il porto di Oakland, in California, il quinto più trafficato del Paese. Al termine della manifestazione, a cui hanno preso parte circa 3mila persone, gli organizzatori hanno chiesto ai dimostranti di tornare nella piazza del centro città, di fronte al municipio, dove il movimento di Oakland ha base ormai da settimane e dove, alcuni giorni fa, si sono svolti pesanti scontri con la polizia. Quest’ultima manifestazione è stata però pacifica e non si sono verificati arresti.

Il portavoce del porto, Isaac Kos-Read, conferma che le operazioni marittime sono state effettivamente fermate. A causare il blocco è stato il grande afflusso di gente che ha riempito l’area e bloccato le uscite con staccionate e automobili. Al termine della manifestazione la voce di un organizzatore ha tuonato al megafono: “Il porto è stato bloccato. Ora torniamo in piazza”. I manifestanti della città californiana spiegano di aver preso di mira il porto perché hanno voluto fermare “il flusso di capitale”. Dallo scalo marittimo partono prodotti alimentari diretti in Asia, come vino, riso, frutta e nocciole, ma vengono trattati anche prodotti di elettronica e automobili, per lo più provenienti proprio dall’Asia. Craig Merrilees, portavoce del sindacato International Longshore and Warehouse Union, spiega che i suoi membri non hanno proclamato uno sciopero, ma hanno sostenuto i manifestanti.

In precedenza a Oakland, dove genitori e figli hanno dato vita anche a una “brigata dei bambini”, le proteste hanno conosciuto momenti di forte tensioni. Come la scorsa settimana, quando un 24enne veterano dell’Iraq è stato ferito seriamente negli scontri con la polizia. La protesta al porto californiano ha innescato marce di solidarietà a New York, Los Angeles e altre città statunitensi. Ieri alcuni dimostranti sono stati arrestati a Philadelphia dopo aver organizzato un sit-in davanti quartier generale della Comcast. A New York, circa cento veterani dell’esercito hanno marciato in uniforme e si sono fermati davanti a Wall Street. “Manifestiamo per esprimere sostegno al nostro fratello Scott Olsen (il veterano dell’Iraq, ndr), ferito a Oakland”, ha spiegato Jerry Bordeleau, ex specialista dell’esercito, che ha servito in Iraq fino al 2009. I veterani sono anche arrabbiati per le poche prospettive di lavoro una volta terminate le missioni militari. “Le corporazioni di Wall Street – ha concluso Bordeleau – hanno giocato un grande ruolo nelle guerre di Iraq e Afghanistan”.

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