Mosca (Russia), 30 set. (LaPresse/AP) – Il presidente russo Dmitry Medvedev ha detto che non si candiderà a un secondo mandato perché la nazione preferisce Vladimir Putin. In un’intervista trasmessa oggi dalla televisione locale, Medvedev ha spiegato di condividere con l’attuale primo ministro gli stessi obiettivi, ma Putin è rimasto “il politico più autorevole” e gode di maggiore supporto pubblico. I due hanno annunciato lo scorso fine settimana l’intenzione di scambiarsi i ruoli nelle prossime elezioni.

Putin, presidente dal 2000 al 2008, è diventato premier dopo aver raggiunto il limite dei mandati, ma ha sempre continuato a mantenere un alto livello di autorità. Secondo gli analisti è praticamente certo che uscirà vincitore alle presidenziali di marzo. Il suo partito, Russia Unita, ha acconsentito a nominare Medvedev prossimo primo ministro. La mossa è stata però criticata dall’opposizione, secondo la quale lo scambio delle posizioni rappresenta una violazione della democrazia.

Putin può essere eletto per altri 12 anni, perché il termine del mandato presidenziale sarà esteso da quattro a sei anni. Se eletto diventerebbe il capo di Stato russo con il mandato più ampio dai tempi del leader sovietico Josef Stalin. Politici e commentatori liberali sottolineano l’erosione delle conquiste democratiche sotto la leadership di Putin e mettono in guardia che un suo ritorno alla presidenza potrebbe portare a nuove limitazioni delle libertà. Molti sostengono anche che la presidenza di Medvedev sia stata in realtà solo un modo per permettere a Putin di non perdere il controllo del Paese e tornare alla carica più importante. Ma Medvedev respinge le critiche dicendo che la scelta finale sarà fatta dagli elettori e sottolinea la sua vicinanza alle posizioni di Putin. “Condividiamo punti di vista su gran parte delle questioni strategiche, tutte quelle che riguardano lo sviluppo del Paese. Avendo visioni così simili dovremmo farci la guerra uno con l’altro?”, ha chiesto.

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