L’Aia (Olanda), 13 set. (LaPresse/AP) – Vittime di abusi sessuali da parte di preti hanno chiesto alla Corte penale internazionale di indagare su eventuali crimini contro l’umanità commessi da papa Benedetto XVI e da alcuni cardinali. Il Center for Constitutional Rights, un’organizzazione di assistenza legale non-profit di New York, ha chiesto un’indagine a nome di Survivors Network of those Abused by Priests, un gruppo che offre sostegno alle vittime di abusi. La Chiesa, sostiene l’organizzazione, ha mantenuto “un sistema pervasivo e a lungo termine di violenze sessuali” nonostante le promesse di estromettere i colpevoli. Ogni anno centinaia di gruppi di vittime di abusi chiedono alla Cpi un’indagine sul coinvolgimento dei vertici del Vaticano, ma la Corte non ha mai aperto un’inchiesta formale solo in base a richieste.
Dal 2002, l’anno in cui è stata fondata, la Corte penale internazionale ha ricevuto quasi 9mila richieste da parte di organizzazioni indipendenti di aprire un’indagine, ma non ne ha mai accolta nessuna. La Santa Sede non aderisce alla Corte e quindi i procuratori del tribunale dell’Aia non hanno una giurisdizione diretta in Vaticano. La denuncia delle vittime di abusi riguarda tuttavia crimini commessi in diversi Paesi, molti dei quali riconoscono il tribunale.
Gli avvocati del Survivors Network sostengono inoltre che non esista un’altra autorità nazionale che potrebbe perseguire alti ufficiali del Vaticano. Nessun vescovo cattolico negli Usa è stato incriminato per non aver avvertito genitori né la polizia di abusi commessi da preti e per non aver allontanato i colpevoli dalle parrocchie. Nella Chiesa il diritto di punire vescovi spetta soltanto al Papa. I pochi membri del clero pubblicamente puniti dal Vaticano sono stati penalizzati per aver abusato di bambini e non per negligenza nel sorvegliare preti in una maniera adeguata. Nella denuncia vengono nominati: il papa Benedetto XVI, in parte nella sua veste precedente di prefetto della Congregazione per la dottrina della fede; l’attuale prefetto, il cardinale William Levada; il cardinale Angelo Sodano, che era segretario di Stato del Vaticano ai tempi di Giovanni Paolo II e infine l’attuale segretario, il cardinale Tarcisio Bertone. Dal 2001 in poi i vescovi sono tenuti a segnalare alla Congregazione per la dottrina della fede tutti i casi di abusi commessi da preti.
Funzionari del Vaticano e leader della Chiesa si sono più volte scusati, hanno fornito spiegazioni e hanno espulso i colpevoli di abusi. Solo negli Stati Uniti la Chiesa ha pagato quasi 3 miliardi di dollari in risarcimenti alle vittime e ha rimosso centinaia di preti dalle parrocchie. I vescovi sostengono di comprendere pienamente i danni causati alle vittime delle violenze sessuali e i provvedimenti che andrebbero adottati nei confronti dei preti responsabili di tali abusi.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata