Il Cairo (Egitto), 30 ago. (LaPresse/AP) – La moglie di Muammar Gheddafi, Safia, la figlia Aisha, e i figli Hannibal e Mohammed con i loro bambini sono entrati oggi in Algeria. Lo conferma il ministero degli Esteri di Algeri. Non è chiaro se tra le persone entrate nel Paese ci sia anche lo stesso colonnello. Il governo algerino ha informato il segretario generale e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, così come il Consiglio nazionale di transizione dei ribelli. Intanto il Cnt annuncia la probabile morte in battaglia di un altro figlio del colonnello, Khamis, comandante della 32esima brigata. La morte, secondo i ribelli, sarebbe avvenuta sabato durante gli scontri nella città di Tarhuna, a 80 chilometri a sudest di Tripoli.

I tre figli di Gheddafi giunti in Algeria sono figure di spicco in Libia. Hannibal guida la compagnia di trasporti marittimi, Mohammed il comitato olimpico nazionale. Aisha, avvocato, ha collaborato alla difesa dell’ex dittatore iracheno Saddam Hussein, nel processo che ha portato alla sua condanna a morte. La scorsa settimana i ribelli avevano annunciato di aver catturato Mohammed, spiegando però poche ore dopo che era riuscito a fuggire dagli arresti domiciliari.

I ribelli potrebbero ora chiedere alle autorità algerine di consegnare i familiari del raìs alla Libia “in modo che possano essere condotti davanti ai tribunali libici”. Lo ha detto Ahmed Jibril, esponente del Cnt guidato da Mustafa Abdul-Jalil. Ahmed Bani, portavoce militare del Consiglio, si dice non sorpreso del fatto che l’Algeria abbia accolto la famiglia Gheddafi. Durante i sei mesi di rivolte contro il colonnello, i ribelli hanno più volte accusato Algeri di fornire mercenari al regime di Tripoli per sopprimere la rivoluzione.

L’annuncio del governo di Algeri arriva mentre continuano i feroci combattimenti tra ribelli e forze di Gheddafi in due aree intorno a Sirte, città natale del raìs e ultima roccaforte del regime oltre che sede centrale della tribù del colonnello. Nel frattempo gli insorti stanno consolidando il controllo della capitale Tripoli.

L’agenzia stampa di Stato egiziana Mena aveva annunciato che nel fine settimana sei Mercedes blindate avevano attraversato il confine con l’Algeria dalla città di Ghadamis, nel sudovest della Libia. Secondo alcuni combattenti ribelli citati dall’agenzia, a bordo del convoglio ci sarebbero stati probabilmente i figli del colonnello o importanti esponenti del regime. Il ministero degli Esteri algerino ha però negato la notizia.

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