Kabul (Afghanistan), 7 ago. (LaPresse/AP) – Dopo la morte di 38 militari nello schianto di un elicottero dell’esercito statunitense avvenuta ieri, quella di oggi è una giornata di violenze in Afghanistan. Secondo quanto riferisce la Nato, quattro soldati della coalizione internazionale sono morti in due diversi attacchi, nell’est e nel sud. Secondo l’Eliseo due sono francesi, morti in seguito agli scontri avvenuti nella valle del Tagab, dove sono rimasti anche feriti cinque soldati transalpini. I militari erano impegnati in una missione di ricognizione, quando sono caduti sotto il fuoco nemico. In una nota separata, il ministero della Difesa di Parigi specifica che nei combattimenti “diversi” insorti sono rimasti uccisi o feriti. Sono 72 i morti tra i soldati francesi in Afghanistan dall’inizio della guerra.
Sempre questa mattina, durante le operazioni di recupero delle macerie dell’elicottero, nella stessa zona, forze militari afghane e statunitensi si sono scontrate con gli insorti. I combattimenti hanno avuto luogo dopo che la Nato ha iniziato le operazioni nell’area di Tangi Joy Zarin nella provincia di Wardak, nel distretto Sayd Abad, a circa 97 chilometri a sudovest di Kabul. “C’è stata una serie di scontri nello stesso distretto dove ieri l’elicottero è precipitato, ma non sono avvenuti in prossimità nel luogo dello schianto”, spiega la Nato in un comunicato. “Per ora – continua – non abbiamo notizie di vittime negli scontri”. Il portavoce provinciale di Wardak, Shahidullah Shahid, conferma che le operazioni di recupero del relitto sono in corso.
Anche i militari italiani sono rimasti coinvolti nelle violenze, anche se con conseguenze meno gravi. Quattro sono rimasti feriti nell’esplosione di ordigno, a cui è seguito uno scontro a fuoco. I feriti sono stati trasportati nell’ospedale militare da campo di Farah: le loro condizioni non sono gravi. Come riferisce il comando del contingente italiano ad Herat i fatti sono avvenuti “questa mattina, durante un’attività di pattugliamento congiunta con le forze di sicurezza afgane mirata al controllo del territorio e nel corso della quale era previsto anche un incontro con le autorità locali dei villaggi nella zona di Bala Balouk”.

