Kabul (Afghanistan), 27 lug. (LaPresse/AP) – Il sindaco di Kandahar, Ghulam Haider Hamidi, è stato ucciso in un attacco suicida nel suo ufficio. L’attentato, che alimenta ulteriormente i rischi di instabilità politica della regione, è stato rivendicato dai talebani. Il portavoce Qari Yousef Ahmadi ha fatto infatti sapere che sono stati proprio loro a inviare il kamikaze nell’ufficio di Hamidi. L’omicidio, spiegano i talebani, è stata una vendetta per la scomparsa di due bambini morti durante la demolizione di alcune case costruite illegalmente. Era stato proprio Hamidi, dice ancora il portavoce, ad aver ordinato di distruggere le case in questione. Ufficiali della polizia di Kandahar hanno confermato che ieri Hamidi si era recato in un quartiere della città dove è in corso una disputa sulla costruzione delle case. L’attentatore, aggiungono gli ufficiali, si è infiltrato stamattina in un gruppo di persone giunte per parlare della questione con il sindaco.

L’uomo, entrato nel palazzo di governo, aveva dell’esplosivo nascosto sotto il turbante. Come spiega il vice capo della polizia della provincia di Kandahar, Sher Shah Yousafzai, l’attentore, penetrato nel palazzo di governo ” ha fatto esplodere l’ordigno appena il sindaco è arrivato al lavoro”. Nell’attentato ha perso la vita anche un civile, mentre due persone sono rimaste ferite. Lo fa sapere il portavoce del governatore della provincia di Kandahar, Zalmai Ayubi, precisando che i feriti sono un civile e una guardia armata. Hamidi era vissuto per quasi 20 anni negli Stati Uniti ed è tornato in Afghanistan dopo la caduta del regime dei talebani nel 2001.

Quello di oggi è il terzo omicidio nel giro dell’ultimo mese che colpisce figure politiche di spicco afghane. Il 12 luglio era stato ucciso Ahmed Wali Karzai, fratellastro del presidente Hamid, mentre cinque giorni più tardi era toccato a Jan Mohammad Khan, consigliere dello stesso presidente per le questioni tribali ed ex governatore della provincia meridionale di Uruzgan. In questo secondo attacco ha perso la vita anche un membro del parlamento. Il 65enne Hamidi era tra i possibili candidati alla successione nel ruolo che un tempo era di Ahmed Wali Karzai. La morte di quest’ultimo ha acceso una lotta di potere a Kandahar e alimentato i dubbi sulla stabilità dell’area.

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