Kabul (Afghanistan), 17 lug. (LaPresse/AP) – La Nato oggi ha riconsegnato la provincia di Bamiyan alle forze di sicurezza afghane, diventando la prima di sette zone del Paese il cui controllo viene passato alle autorità locali. La provincia, nel centro dell’Afghanistan, ha visto, insieme a quella orientale di Panjshir, pochi o nessun combattimento da quando 10 anni fa i talebani sono stati rovesciati. Bamiyan e Panjshir sono le uniche due province che verranno consegnate in maniera completa e in cui non ci sono soldati della Nato. Verso la fine di luglio la transizione inizierà anche nelle capitali provinciali di Lashkar Gah nel sud, a Herat nell’ovest, Mazer-e-Sharif nel nord e Mehterlam nell’est. Le forze afghane prenderanno anche il controllo di tutta la provincia di Kabul, fatta eccezione per il distretto turbolento di Surobi.

Nel frattempo, in uno scontro a fuoco nell’est del Paese, le truppe afghane e quelle della Nato si sono confrontate con un gruppo di talebani che aveva occupato una scuola. Le forze della coalizione sono ricorse anche all’uso di un attacco aereo per avere la meglio sugli insorti. Il capitano Justin Brockhoff, portavoce dell’Alleanza, ha dichiarato che il bilancio finale è di 13 talebani uccisi e che i combattimenti sono scoppiati durante un’operazione notturna, mirata a colpire un leader degli insorti nel distretto di Kuz Kunar, nella provincia di Nangarhar. Lo scontro a fuoco ha avuto inizio dopo che le forze afghane, affiancate da soldati Nato, sono state bersagliate dal fuoco dei talebani, che avevano rifiutato di uscire dall’edificio occupato. I combattimenti sono terminati in seguito all’intervento delle forze aeree, che hanno colpito la scuola. Non ci sono perdite fra i civili o le forze di coalizione. La scuola era vuota, perché gli studenti sono in vacanza per l’estate.

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