Londra (Regno Unito), 5 lug. (LaPresse/AP) – Suscitano scalpore nel Regno Unito le ultime rivelazioni nello scandalo sulle intercettazioni che vede come protagonista il tabloid News of the World. Il giornale scandalistico è accusato di essersi introdotto illegalmente nella segreteria telefonica della 13enne Milly Dowler, scomparsa e poi uccisa nel 2002. L’investigatore Glenn Mulcaire ingaggiato dal giornale avrebbe cancellato alcuni messaggi dalla segreteria per fare spazio a eventuali nuove registrazioni; in questo modo i genitori si sono illusi che la figlia fosse ancora viva credendo che fosse lei a cancellare i messaggi. Mi scuso pubblicamente con tutte le persone che ho “ferito o indispettito”, ha detto oggi Mulcaire, ammettendo una “costante richiesta di risultati” da parte del tabloid, ma anche di essere al corrente che le sue azioni si “spingevano al limite di ogni etica”.
L’esito delle indagini della polizia potrebbe infatti essere stato compromesso dalle intrusioni. “Se è vero, si tratta di un atto e di una situazione davvero orribile”, ha detto il primo ministro britannico David Cameron durante una conferenza stampa a Kabul. “È abbastanza scioccante – ha proseguito il premier – che qualcuno abbia potuto farlo davvero, sapendo che la polizia stava cercando questa persona e provando a stabilire cosa era successo”.
Lo scandalo intorno al News of the World, di proprietà del gruppo di Rupert Murdoch, iniziò nel 2007, quando un investigatore privato e un giornalista furono arrestati per aver intercettato i telefoni dei dipendenti della famiglia reale. Dal gennaio scorso, quando sono riprese le indagini, sono state arrestate altre cinque persone. I giornalisti hanno più volte violato i telefoni di celebrità del mondo dello spettacolo e dello sport. Un accordo dal valore di 100mila sterline è stato già raggiunto con l’attrice Sienna Miller, ma l’avvocato Mark Lewis, che rappresenta la famiglia di Milly Dowler, intende denunciare il tabloid per aver interferito con le indagini.
News International, l’editore del settimanale, ha annunciato che condurrà un’indagine interna e che “coopererà con la polizia su questo caso particolarmente preoccupante”. Intanto aumentano le pressioni su Rebekah Brooks, ora ai vertici del gruppo Murdoch ma al momento della scomparsa della Dowler direttore di News of the World. Il leader dell’opposizione, Ed Miliband, ha detto oggi che Brooks dovrebbe “valutare la propria posizione” alla luce delle nuove accuse che, a suo parere, rischiano di macchiare il nome del giornalismo britannico.
La Ford U.K., intanto, ha annunciato che rimuoverà per un tempo indefinito le sue pubblicità dal News of the World, proprio a causa dello scandalo. Il comunicato della Ford dice che la compagnia attenderà il risultato dell’inchiesta delle forze dell’ordine sulla questione e poi deciderà se rivedere la decisione. Nel frattempo l’azienda automobilistica userà “media alternativi all’interno e all’esterno del News international group”, di cui il giornale fa parte.
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