Sciopero generale 12 dicembre, le manifestazioni in Italia città per città. Landini: “Costruiamo cambiamento”

Sciopero generale 12 dicembre, le manifestazioni in Italia città per città. Landini: “Costruiamo cambiamento”
Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a Roma il 5 dicembre 2025 (foto LaPresse/Mauro Scrobogna)

Il segretario generale della Cgil: “Evitare la mobilitazione? Dipende dal governo”

Previste manifestazioni in tutta Italia per lo sciopero generale proclamato dalla Cgil per il prossimo venerdì 12 dicembrecontro una manovra di bilancio ritenuta ingiusta“. L’astensione dal lavoro interesserà tutti i settori, pubblici e privati, per l’intera giornata. Il segretario generale, Maurizio Landini, parteciperà al corteo di Firenze il cui concentramento è previsto alle ore 9 in piazza Santa Maria Novella, per poi giungere in piazza del Carmine, dove prenderà la parola per il comizio conclusivo. “Con la mobilitazione di venerdì prossimo”, la Cgil, “insieme alle lavoratrici e ai lavoratori di questo Paese, chiede di aumentare salari e pensioni, fermare l’innalzamento dell’età pensionabile, contrastare la precarietà, introdurre una riforma fiscale equa e progressiva, dire no al riarmo e investire in sanità e istruzione, oltre che attuare vere politiche industriali e del terziario“, si legge in una nota.

Le manifestazioni in Italia, città per città

Tra le numerose manifestazioni in programma, la segreteria confederale nazionale della Cgil sarà impegnata come segue.

  • Giuseppe Gesmundo sarà a Genova: concentramento presso la Stazione Marittima alle ore 9.00, a seguire corteo cittadino e comizio conclusivo davanti alla Prefettura, in Largo Lanfranco.
  • Lara Ghiglione sarà a Ferrara: appuntamento in piazzale Medaglie d’Oro (Prospettiva) alle ore 9.30.
  • Luigi Giove sarà a Napoli: concentramento in piazza del Gesù alle ore 9.00 e comizio conclusivo in piazza Municipio.
  • Daniela Barbaresi sarà a Cagliari: manifestazione in Piazza del Carmine alle ore 10.00.
  • Christian Ferrari sarà a Bari: concentramento in Piazza Massari alle ore 9.30, seguito dal comizio conclusivo in Piazza Libertà.
  • Maria Grazia Gabrielli sarà ad Ancona: concentramento in Piazza del Crocifisso alle ore 10.00, quindi corteo e comizio conclusivo in Piazza del Papa.
  • Francesca Re David sarà a Brescia: concentramento presso la fermata metro San Faustino alle ore 9.00, poi corteo e comizio conclusivo in Piazza Paolo VI.
  • A Roma la manifestazione partirà alle ore 9.00 da Piazza Vittorio Emanuele II per terminare in via dei Fori Imperiali.

Landini: “Non è resistenza o protesta ma costruiamo cambiamento”

Non siamo alla resistenza o alla protesta, ma siamo al tentativo di costruire un progetto sociale di cambiamento e chiediamo alle persone di scioperare e di partecipare proprio per essere protagonisti di questo processo del cambiamento“, ha detto oggi 5 dicembre il segretario della Cgil, Maurizio Landini, a Roma all’iniziativa ‘La crisi dei salari’ in vista dello sciopero.

Landini: “Questione salariale al centro dello sciopero”

Lo sciopero generale del 12 dicembre, ha aggiunto Landini, pone al centro “la questione salariale”. Aumentare i salari, ha proseguito, “è un elemento di tutela dei lavoratori e del potere di acquisto, ma anche una scelta di politica economica per far crescere il nostro Paese”.

Landini: “Serve legge su salario minimo e rappresentanza”

“C’è bisogno di un sostegno al salario e alla contrattazione, non solo una legge sul salario orario minimo ma anche sulla rappresentanza. Il paradosso di questa fase è che dopo anni le imprese non cercano più contratti separati ma li cerca il governo“, ha affermato ancora il segretario generale della Cgil.

Landini: “Evitare lo sciopero dipende dal governo”

Evitare lo sciopero, ha aggiunto Landini, “dipende dal governo. Finora ha rifiutato qualsiasi confronto. Credo che sia assolutamente importante, a questo punto, dimostrare che la maggioranza del Paese, delle lavoratrici e dei lavoratori, chiede al governo un reale cambiamento“. La manovra, ha proseguito, “continua a far pagare sempre i lavoratori dipendenti e i pensionati, che hanno già dato 25 miliardi di tasse in più che non dovevano pagare; non riforma il fisco, blocca le pensioni, continua fare cassa sui giovani che rimangono precari e a non intervenire sul sistema di appalti e subappalti, che fanno morire e sfruttano le persone”.

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