Per Bankitalia “il sistema è solido” ed è ora “di innalzare il ritmo di crescita” economica del Paese, oltre la soglia di quello “stentato 1%” di Pil. La pensa così il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta che, in occasione della 101esima Giornata mondiale del risparmio, parla di banche, Pil, e conti pubblici.
Le banche sono solide
”Il sistema bancario italiano è nell’insieme solido, ben patrimonializzato e oggi tra i più redditizi d’Europa – osserva Panetta – i rischi di credito restano limitati, grazie anche alle buone condizioni finanziarie delle imprese. Contribuisce l’ampio utilizzo dei prestiti garantiti dallo Stato, tutt’ora pari a un quarto di quelli alle imprese. I ricavi continuano a crescere, nonostante la discesa dei tassi di interesse, a conferma della capacità degli intermediari di adattarsi e diversificare la propria attività”.
Portare il Pil oltre l’1%
”E’ essenziale innalzare stabilmente il ritmo di crescita dell’economia oltre quell’1% stentato su cui sembriamo esserci assestati – continua Panetta – preparando fin d’ora il terreno per la fase in cui non saranno più disponibili i fondi del Pnrr”.
Bene la gestione dei conti pubblici
Gli sviluppi nella gestione della finanza pubblica – rileva Panetta – ”vanno consolidati, proseguendo con determinazione nella direzione intrapresa. Negli anni recenti l’Italia ha mantenuto una gestione prudente delle finanze pubbliche. Con l’esaurirsi delle misure straordinarie, l’indebitamento netto si è ridotto drasticamente e il saldo primario è tornato positivo. La tenuta dell’economia, la credibilità degli obiettivi di finanza pubblica e la prudenza nella gestione dei conti hanno rafforzato la fiducia nelle prospettive del Paese. La domanda estera di titoli pubblici è tornata su livelli elevati, lo spread è diminuito di circa 100 punti base negli ultimi due anni e anche il giudizio delle principali agenzie di rating è migliorato, nonostante il difficile contesto geopolitico. Vi sono spazi per ulteriori miglioramenti“.
I vantaggi e i rischi delle stablecoins
”Si moltiplicano a livello internazionale le iniziative per l’emissione di stablecoins, strumenti digitali concepiti per mantenere un valore stabile rispetto a una valuta di riferimento – dice Panetta – questi strumenti possono agevolare i pagamenti, in particolare quelli transfrontalieri verso i Paesi in via di sviluppo. Ma in assenza di regole adeguate possono generare rischi elevati per i risparmiatori, per la stabilità finanziaria e per la fiducia nella moneta”.
”La moneta e i pagamenti stanno attraversando una fase di profonda trasformazione. Accanto al contante, un tempo quasi l’unico mezzo di pagamento immediato, oggi utilizziamo abitualmente bonifici on-line, carte e applicazioni su telefoni e orologi. La tecnologia sta rendendo i pagamenti più rapidi, economici e accessibili”.
”Le regole possono rafforzare la fiducia nel sistema finanziario, ma non crearla. Solo la moneta pubblica emessa dallo Stato e dalle banche centrali può generare quella fiducia duratura che assicura il buon funzionamento del sistema dei pagamenti e favorisce la circolazione dei mezzi di pagamento privati”.

