Su alcune norme si tratta ancora, come il contributo delle banche. Per altre già si parla di modifiche, come l’aumento della cedolare secca per gli affitti brevi. La manovra non è ancora arrivata in Parlamento ma la formulazione di alcune norme fa discutere. E Matteo Salvini è il primo a evocare possibili modifiche. Proseguono i contatti tra il governo e gli istituti bancari, con un nuovo incontro anche oggi, lunedì, per ulteriori approfondimenti. Le interlocuzioni mirano a ottenere chiarimenti e maggiori informazioni.
Gli interventi sulle banche e il botta e risposta Salvini-Tajani
Per gli istituti di credito, il testo che circola sotto forma di bozza, in 137 articoli, delinea il mix di interventi (in parte strutturali e in parte temporanei) illustrati dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, con l’aumento di due punti per l’Irap – che vale anche per le assicurazioni – , l’aliquota ridotta al 27,5 e al 33% per svincolare le riserve di capitale, il nuovo slittamento sui crediti d’imposta. Interventi sui cui la premier Giorgia Meloni si è esposta in prima persona e da cui il governo punta a incassare 4,4 miliardi. Su questo è netto il leader della Lega, Matteo Salvini, che sul punto ha ingaggiato da tempo un duello a distanza con gli alleati di Forza Italia. “Le banche fanno utili – è tornato a dire – penso possano dare un piccolo contributo di 5 miliardi per aiutare il consumo interno e i redditi delle famiglie. Se si lamentano ancora non saranno 5, ma 6 o 7 miliardi, perché è qualcosa che non si può sentire”. A stretto giro la replica di Antonio Tajani: “Io non credo che si debba avere un atteggiamento punitivo”, ribadisce, ricordando che “non c’è un solo partito al governo, ce ne sono tre, quindi non è che uno decide per gli altri”.
Fa discutere anche l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi
A far discutere è anche l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi, che nessuno in maggioranza sembra intestarsi. Forza Italia è apertamente critica, ma anche la Lega prende le distanze, prefigurando eventuali modifiche nel corso dell’iter parlamentare. Al momento, la bozza in circolazione prevede che a decorrere dal periodo d’imposta 2026, l’aliquota salga dal 21 al 26% anche se si affitta un solo immobile, lo stesso aumento vale per chi esercita attività d’intermediazione immobiliare e i portali telematici. Per Forza Italia “è un errore, perché si penalizza il reddito di un singolo, si limita il turismo nelle aree interne quali i borghi e si incentiva l’elusione fiscale”. “Non mi sembra che sia un modo per aiutare il consumo interno e la domanda interna e che soprattutto riconosce l’iniziativa privata”, ammette Salvini, che ricorda: “La manovra andrà in Parlamento e l’esame parlamentare può intervenire”.
Pensioni, si profila il rinnovo solo per Ape sociale
Intanto, in attesa del testo definitivo, da trasmettere alle Camere, emergono altri dettagli. Per quanto riguarda la rottamazione, si prevede un versamento in un massimo di 54 rate bimestrali a partire da luglio 2026 e fino a maggio 2035, ma è previsto un limite minimo di 100 euro a rata. Arriva poi la rimodulazione delle accise sui carburanti, con 4 cent in più per il diesel e altrettanti in meno per la benzina, poi decontribuzioni per le assunzioni di mamme con 3 figli, una corsia preferenziale per i part-time per i genitori di famiglie numerose e contratti di sostituzione maternità più lunghi. Mentre in materia di pensioni si profila il rinnovo solo per Ape sociale, e Opzione donna e Quota 103 non compaiono nella bozza. “Sulle pensioni non è stato fatto nulla, si è peggiorato la situazione – contesta il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri – non sono date risposte alle rivendicazioni che noi sosteniamo da tempo, a partire da Opzione Donna”.