Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ha approvato l’aggiornamento delle proiezioni economico- finanziarie per il periodo 2025-28 del Piano “One Brand-One Culture”.
In tre anni è stimata una crescita con un utile netto a 1,9 miliardi e una remunerazione degli azionisti di 4,9 miliardi in 3 anni, di cui 4,5 miliardi cash. Lo comunica Mediobanca in una nota sull’aggiornamento delle proiezioni economico- finanziarie per il periodo 2025-28 del Piano “One Brand-One Culture”.
E’ stimata “una crescita dei ricavi ad oltre 4,4 miliardi (+20% nel triennio, CAGR +6%2) con solida contribuzione da parte di tutti i segmenti”, prosegue la nota di Mediobanca.
E’ stimata – evidenzia sempre la nota di Piazzetta Cuccia – “la crescita degli utili a 1,9 miliardi (+45% nel triennio1, Cagr +14%2) e dell’utile per azione a 2,4 euro (+14%2) considerando il solido sviluppo degli utili ordinari a 1,7 miliardi (+30% o +9%) ed il conseguimento di utili derivanti dalla progressiva valorizzazione del progetto immobiliare nel Principato di Monaco per un apporto lordo cumulato di 500 milioni nel triennio (30% nel es.27 e 70% nel es.28)”.
Sempre nell’aggiornamento delle proiezioni economico- finanziarie di Mediobanca per il periodo 2025-28 del Piano “One Brand-One Culture” si stima un ROTE3 al 20%, ordinario al 17% (+3pp1 dal 14%) e CET1 al 14%, T1 al 15,5%.
Sul fronte della remunerazione degli azionisti è stimato un Pay-out con 100% degli utili ordinari, interamente cash e Yield cumulato superiore al 30%.
“Con un modello di Private & Investment Banking olistico e sinergico tra i segmenti di attività ancorato ai valori di responsible banking, Mediobanca intende consolidarsi come banca di riferimento per imprese e imprenditori, partner per i propri dipendenti e clienti, investimento di valore per i propri azionisti. Mediobanca prevede una ulteriore robusta crescita di ricavi, utili, redditività e remunerazione”. Così Mediobanca nella nota.
“Le proiezioni economico-finanziarie per il periodo 2025-2028 sono elaborate su base stand- alone e non tengono conto degli effetti derivanti dall’operazione di acquisizione di Banca Generali, annunciata in data 28 aprile 2025 e la cui finalizzazione è attesa per il prossimo mese di ottobre – si legge nella nota di Mediobanca -. Inoltre, le suddette proiezioni non riflettono l’impatto di eventi esterni o non prevedibili al momento della redazione del Piano, inclusi eventuali effetti negativi derivanti dall’offerta pubblica di scambio promossa da Mps su Mediobanca, operazione che, come già comunicato, non risponde ad alcuna logica industriale, non crea valore per gli azionisti di Mediobanca e compromette la strategia di crescita profittevole e sostenibile della Banca”.
“A seguito del completamento dell’acquisizione di Banca Generali, il Gruppo provvederà alla predisposizione di un Piano triennale della combined entity, che rifletterà la nuova configurazione e gli obiettivi consolidati del perimetro risultante”, prosegue la nota di Mediobanca.
“Le proiezioni economico-finanziarie per il periodo 2025-2028 sono elaborate su base stand- alone e non tengono conto degli effetti derivanti dall’operazione di acquisizione di Banca Generali, annunciata in data 28 aprile 2025 e la cui finalizzazione è attesa per il prossimo mese di ottobre. Inoltre, le suddette proiezioni non riflettono l’impatto di eventi esterni o non prevedibili al momento della redazione del Piano, inclusi eventuali effetti negativi derivanti dall’offerta pubblica di scambio promossa da Mps su Mediobanca, operazione che, come già comunicato, non risponde ad alcuna logica industriale, non crea valore per gli azionisti di Mediobanca e compromette la strategia di crescita profittevole e sostenibile della Banca”. Così Mediobanca in merito alla Offerta pubblica di scambio di Monte dei Paschi di Siena su Piazzetta Cuccia.
“A seguito del completamento dell’acquisizione di Banca Generali, il Gruppo provvederà alla predisposizione di un Piano triennale della combined entity, che rifletterà la nuova configurazione e gli obiettivi consolidati del perimetro risultante”, prosegue la nota di Mediobanca.
“Nel prossimo triennio il Wealth management (Wm) continuerà nel suo percorso di riposizionamento dell’offerta di prodotti (liquidi e illiquidi, ‘in-house guided’) e di servizi (piattaforma di advisory anche di Investment Banking) sulla clientela Private e Premier, facendo leva sul distintivo posizionamento di Mediobanca”, spiega ancora Piazzetta Cuccia.
“Il WM – viene sottolineato – sarà in grado di generare circa 10-11 miliardi di raccolta netta media annua anche tramite cospicui investimenti in distribuzione (330 ingressi di forza vendita, prevalentemente nel segmento Consulenti Finanziari), tecnologia e prodotti. A tal fine, elemento distintivo sarà la possibilità di catturare ogni anno oltre 1 miliardo eventi di liquidità derivanti dalla solida interconnessione che Mediobanca ha con le oltre 1.300 imprese di media dimensione appartenenti ai più dinamici distretti industriali italiani, spesso guidate o possedute da famiglie imprenditrici, che costituiscono l’ossatura del capitalismo italiano. Tramite l’ampia e sinergica copertura di tali relazioni tra private ed investment bankers e la disponibilità di prodotti sia Corporate che di Wealth Management, Mediobanca potrà continuare a porsi come interlocutore privilegiato, alimentando quindi l’operatività sia del WM che del CIB” (corporate investment banking.
Inoltre – prosegue la nota – il WM diverrà il primo contributore alla crescita dei ricavi di Gruppo e prima fonte di commissioni; vedrà la redditività crescere in maniera significativa (RORWA dal 4% al 5,2%), mantenendo l’elevata qualità e sostenibilità dei ricavi anche grazie ad un significativo miglioramento dell’efficienza (rapporto costi/ricavi dal 66% al 56%), favorito dall’implementazione delle nuove tecnologie, inclusa IA, che permetteranno di riallocare risorse dalle funzioni non commerciali, in un processo di riorganizzazione ed efficientamento delle funzioni centrali a sostegno della crescita del business.
“L’estensione al 2028 del piano ‘One brand – one culture’, dimostra come Mediobanca sia in grado di realizzare, pur in un contesto macroeconomico complesso, un’ulteriore solida crescita di ricavi, utili e redditività, puntando a conseguire i migliori rendimenti di settore, associati a un basso profilo di rischio e di execution nonché a un significativo aumento della remunerazione degli azionisti. Questo entusiasmante percorso di crescita stand-alone, compiuto rimanendo ancorati alla “scuola di banca responsabile” radicata nel Dna della Banca, verrà ulteriormente potenziato dalla combinazione con Banca Generali, operazione in grado di creare un leader Europeo nel Wealth Management per dimensioni, capacità di crescita e remunerazione degli azionisti, il cui closing è previsto per il prossimo mese di ottobre”. Così il ceo di Mediobanca Alberto Nagel.