Il presidente Usa Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping parleranno molto presto sul tema dei dazi. È quanto riporta l’emittente Cnbc, citando un alto funzionario della Casa Bianca secondo cui il colloquio è atteso in settimana. I due leader potrebbero parlare “molto presto”, anche se probabilmente non oggi, lunedì, ha detto la fonte a Cnbc. La discussione farà seguito a una serie di scontri fra Washington e Pechino, che minacciano di far deragliare un accordo commerciale provvisorio che era stato raggiunto dalle due superpotenze economiche solo poche settimane fa.
Dazi e accuse reciproche tra Washington e Pechino
Il commercio tra Stati Uniti e Cina è stato di fatto paralizzato ad aprile, quando Trump ha aumentato fino al 145% i dazi generalizzati sulle importazioni cinesi e Pechino ha reagito con dazi di ritorsione. A seguito di un primo ciclo di negoziati commerciali tenutosi in Svizzera a metà maggio, le due parti hanno concordato di ridurre la maggior parte di questi Dazi per 90 giorni. Da allora, però, i due Paesi si sono accusati l’uno con l’altro di minare gli accordi raggiunti a Ginevra. Nelle ultime settimane l’amministrazione Trump ha accusato la Cina di rallentare la ripresa delle esportazioni di minerali strategici verso gli Stati Uniti, mentre Pechino ha criticato Washington per aver lanciato un avvertimento contro l’uso di chip cinesi.
Controversie su chip e studenti cinesi
Il ministero del Commercio della Cina ha criticato aspramente gli Stati Uniti per avere emanato linee guida sul controllo delle esportazioni di chip per l’intelligenza artificiale, per avere bloccato la vendita di software per la progettazione di chip alla Cina e per avere pianificato la revoca di visti per gli studenti cinesi. Tali misure, secondo Pechino, “violano gravemente il consenso” raggiunto durante i colloqui del mese scorso a Ginevra, quando i due Paesi avevano concordato di ridurre drasticamente i Dazi doganali sulle rispettive esportazioni. Nella dichiarazione la Cina ha anche minacciato ritorsioni non specificate. “Gli Stati Uniti hanno provocato unilateralmente nuove tensioni economiche e commerciali, esacerbando l’incertezza e l’instabilità delle relazioni economiche e commerciali bilaterali” mentre la Cina ha mantenuto i propri impegni, si legge nella dichiarazione. Pechino, si legge ancora, “continuerà ad adottare misure risolute e energiche per salvaguardare i propri diritti e interessi legittimi”.
Dazi, accelerano i colloqui Ue-Usa
Intanto, dopo la telefonata di una settimana fra la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il presidente americano Donald Trump, accelera il ritmo dei colloqui sui dazi tra Ue e Usa. “Squadre tecniche di Bruxelles sono in viaggio verso Washington DC in questo momento e il Commissario europeo per il Commercio Sefcovic incontrerà personalmente la sua controparte statunitense, Jamieson Greer, a Parigi mercoledì“, ha detto il portavoce dell’Euroesecutivo, Olof Gill, nel briefing quotidiano con la stampa. “Nel caso in cui i nostri negoziati non portino a un risultato equilibrato, l’UE è pronta a imporre contromisure, anche in risposta a questo ultimo aumento tariffario. Ricordo che stiamo attualmente finalizzando le consultazioni per un elenco ampliato di contromisure”, ha aggiunto.
Borse europee chiudono negative
Le tensioni sui dazi continuano intanto a pesare sulle Borse europee. Piazza Affari ha chiuso in leggero calo, con il Ftse Mib in ribasso dello 0,26% a 39.984 punti. Chiusura di segno negativo anche per Francoforte (-0,21%) e Parigi (-0,19%)

