La Filt-Cgil, sindacato dei lavoratori dei trasporti in Italia, ha confermato che il prossimo martedì 6 maggio ci sarà uno sciopero nazionale nel settore treni. “Lo sciopero del 6 maggio che abbiamo proclamato unitariamente nelle ferrovie al momento è confermato”, ha detto il segretario generale Stefano Malorgio nel suo intervento all’iniziativa ‘Con 5 Si ai Referendum più tutele, più sicurezza, meno precarietà per i lavoratori e le lavoratrici della Logistica’, spiegando che “negli ultimi incontri per il rinnovo del contratto nazionale non ci sono stati passi in avanti“. Ha inoltre sottolineato: “Quello delle attività ferroviarie è un contratto molto importante che deve chiudere la stagione dei rinnovi nel settore dei trasporti dopo aver sottoscritto negli ultimi mesi i Ccnl del trasporto merci e logistica e del trasporto pubblico locale. Attualmente però non abbiamo avuto nessuna apertura da parte del Gruppo Fs alle nostre richieste”.
Lo sciopero, secondo quanto si legge sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, avrà la durata di 8 ore: partirà alle 09:01 e si chiuderà alle 17.
L’agitazione è stata proclamata unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti “per il rinnovo del ccnl attività ferroviarie, scaduto il 31 dicembre 2023”. Le organizzazioni sindacali spiegano: “Dopo sedici mesi di trattative, pur avendo registrato avanzamenti nei quattro incontri successivi all’apertura delle procedure di raffreddamento, permangono ancora delle notevoli distanze per arrivare ad un contratto adeguato alle nostre richieste. Le proposte avanzate dalle associazioni datoriali su temi fondamentali, quali orario di lavoro, retribuzione e classificazione del personale, non sono ancora sufficienti. Su tali differenze pesano le tattiche dilatorie della controparte che vanno rapidamente superate. Per questo abbiamo proclamato lo sciopero”.
Le aziende ferroviarie non hanno ancora reso note le fasce di garanzia.