Ministero dell'Economia e quello del Lavoro firmano i decreti attuatvi
Il bonus donne 2025 riesce a partire. La misura – contenuta nel decreto Coesione – potrà arrivare fino a 650 euro al mese per le assunzioni. Ministero dell’Economia e ministero del Lavoro hanno firmato i decreti attuativi che fanno scattare l’esonero contributivo per i datori di lavoro che assumo lavoratrici donne e giovani under 35.
Agevolazioni per il Sud
Il bonus è finanziato entro un tetto di spesa così distribuito: 7,1 milioni di euro per il 2024, 107,3 milioni di euro per il 2025, 208,2 milioni di euro per il 2026 e 115,7 milioni di euro per il 2027. Per questa agevolazione c’è un ‘doppio binario’, cioè un sistema che riconosce condizioni migliori alle regioni della Zona economica speciale, ovvero a chi assume in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Esonero dei contributi della pensione
Per le imprese che assumono, fino al 31 dicembre 2025, a tempo indeterminato donne in condizioni svantaggiate potranno beneficiare di un importante incentivo, e cioè l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali, per un periodo massimo di 24 mesi. Il beneficio può arrivare fino a 650 euro al mese per ogni lavoratrice assunta, non include i premi e i contributi destinati all’Inail. Non cambia l’aliquota per calcolare le prestazioni pensionistiche della lavoratrice oltre il tempo dell’incentivo.
I requisiti
A tutte le imprese del territorio nazionale, ad eccezione delle regioni del Sud, che abbiano assunto dal primo settembre 2024 o assumano fino al 31 dicembre 2025 è riconosciuto un beneficio massimo di 650 euro per donne disoccupate da oltre 24 mesi, residenti in tutta Italia. Per tutti quelli che invece abbiano sottoscritto contratti di assunzione nella Zona economica speciale, l’esonero contributivo segue la disciplina europea che prevede la possibilità di effettuare domanda solo dopo l’autorizzazione della commissione Europea, quindi dal 31 gennaio 2025. A queste imprese del Mezzogiorno che assumono a tempo indeterminato donne che siano disoccupate da almeno 6 mesi è riconosciuto per un massimo di due anni l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali, sempre fino a 650 euro mensili e con l’esclusione dei premi e dei contributi Inail. L’incentivo non si applica ai contratti di lavoro domestico (colf, badanti e baby sitter, né a quelli di apprendistato). Non è cumulabile con altri esoneri contributivi. E’ compatibile con la maxi-deduzione fiscale del 120% legata alle nuove assunzioni.
E’ atteso ora il parere della Corte dei Conti, quindi la pubblicazione dei decreti in Gazzetta Ufficiale.
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