La crescita si attesterebbe al +0,8% quest'anno e al +2% nel biennio 2025-26

Resterà bassa, al +1,1% nel 2024 e al +1,6% sia nel 2025 sia nel 2026, l’inflazione in Italia. Lo rilevano le proiezioni economiche di Banca d’Italia. La discesa rispetto al 2023 (quando, secondo i dati Istat, l’indice si è attestato al +5,7%), spiega Bankitalia, rifletterebbe in larga misura il ridimensionamento dei prezzi dei beni energetici e dei beni intermedi. Le pressioni derivanti da un’accelerazione delle retribuzioni sarebbero in larga misura assorbite da una riduzione dei margini di profitto e dal recupero della produttività, aggiunge Bankitalia. 

Pil +0,8% nel 2024, +2% in biennio 2025-26

Secondo l’istituto centrale viene confermata una crescita del Pil dello 0,6% (0,8% escludendo la correzione per le giornate lavorative) e si prefigura un’accelerazione nel biennio successivo, in cui la crescita sarebbe cumulativamente di oltre il 2 per cento. L’attività, aggiunge Bankitalia, sarebbe sostenuta principalmente dai consumi, sospinti dal recupero dei redditi reali, e dalle esportazioni, in presenza di un aumento della domanda estera; ma risentirebbe dell’indebolimento degli investimenti in abitazioni dovuto al ridimensionamento degli incentivi all’edilizia residenziale.

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