Dopo l'intervento della Banca Centrale Europea il beneficio per la rata di un muto medio variabile sarà di circa 18 euro

Col taglio dei tassi di interesse annunciato della Bce di 25 punti base e il relativo calo dell’Euribor, il beneficio per la rata di un mutuo medio variabile italiano sarebbe di circa 18 euro. A calcolarlo è uno studio di Facile.it, pubblicato in occasione della riunione dell’Eurotower di oggi 12 settembre. Ma le buone notizie non finiscono qui: i mutuatari dovrebbero aver visto un alleggerimento della rata di settembre di circa 12 euro e, secondo le previsioni di mercato, le rate continueranno a scendere nei prossimi mesi con un calo superiore agli 85 euro entro la metà del 2025.

Mutui, rate in ribasso anche nel 2025

I mercati infatti si aspettano che l’indice continui a scendere nell’anno, con un calo complessivo delle rate di un mutuatario medio di circa 38 euro entro la fine del 2024 e ulteriori ribassi nel 2025. Quindi, dati alla mano, prendendo l’andamento della rata di un mutuo medio variabile – 126.000 euro in 25 anni al 70%, sottoscritto ad inizio 2022 – la rata, che ad agosto 2024 era pari a 733 euro (ben 277 euro in più rispetto agli iniziali 456 euro), potrebbe scendere a circa 721 euro a settembre per poi calare a 683 euro entro la fine dell’anno e a 634 euro entro giugno 2025.

Mutuo variabile in calo ma il fisso resta il più vantaggioso

Il calo dei mutui variabili – si legge però nell’analisi – non è comunque ancora tale da incidere significativamente sull’offerta delle banche per i nuovi mutuatari e i finanziamenti a tasso fisso continuano ad essere più vantaggiosi. Guardando alle migliori offerte disponibili online per un mutuo standard, i tassi fissi partono da un Tan pari al 2,63%, vale a dire una rata mensile di 574 euro (che scende a 563 euro in caso di mutuo green). Tassi fissi così bassi rappresentano un’opportunità anche per chi vuole surrogare il mutuo, con indici Tan che guardando alle migliori offerte online partono dal 2,79%, vale a dire una rata di 584 euro, non sorprende vedere come molti mutuatari abbiano scelto di cambiare banca, passando dal variabile al fisso; secondo l’osservatorio di Facile.it nei primi 8 mesi del 2024 le surroghe hanno rappresentato il 28% della richiesta totale, valore in aumento di 8 punti percentuali rispetto al 2023. Per quanto riguarda i migliori tassi variabili, invece, le offerte disponibili online partono da un tasso (Tan) pari a 4,24%, con una rata mensile di circa 675 euro; valore in calo rispetto ai mesi precedenti ma, come detto, comunque ancora più alto di quello legato ai fissi. 

Mutuionline: “Rata variabile continuerà a scendere”

“Dopo il taglio della Bce, rata del variabile va giù di 20 euro ma il fisso resta decisamente più conveniente. Nella riunione odierna, la BCE ha tagliato i tassi d’interesse di 25 punti base, come atteso dalla maggior parte degli analisti. Infatti, l’inflazione nell’Eurozona è al 2,2%, in Italia all’1,1%, ma la parola chiave prima di un alleggerimento definitivo della pressione sui tassi resta “prudenza”, nonostante i segnali provenienti dagli Stati Uniti suggeriscano tagli anche sull’altra sponda dell’oceano dopo la riunione della FED prevista la prossima settimana. La situazione occupazionale negli USA, più negativa rispetto alle previsioni, potrebbe suggerire un taglio dei tassi di almeno 25 punti base. Tornando in Europa, il mercato si aspetta altri 6 tagli da 25 punti base da qui alla fine del 2025, atterrando attorno al 2,5%: le tempistiche dipenderanno dalla situazione macroeconomica e geopolitica, ma si tratta di un’ottima notizia per il mercato e i consumatori”. Così Mutuionline in un commento.

Fabi: “Oltre 3,5 milioni di famiglie hanno un mutuo per la casa”

Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa. Nel corso del 2022 e del 2023, i tassi di interesse sui prestiti sono assai aumentati con il costo del denaro progressivamente arrivato al 4,5%. Da alcuni mesi, tuttavia, le banche, in previsione di un ritorno a una politica monetaria meno restrittiva da parte dell’Eurotower, hanno anticipato la prevista riduzione dei tassi e la discesa potrebbe proseguire nei prossimi mesi. Da qui, vantaggi giù significativi per le famiglie, sia per comprare casa sia per comprare automobili o elettrodomestici. E’ quanto emerge da un’analisi condotta dalla Federazione autonoma dei bancari (Fabi).

I tassi sui mutui sono già diminuiti a una media del 3,44%, rispetto a livelli medi superiori al 5% del 2023 e potrebbero calare ancora al 3,20%: una riduzione che – secondo i calcoli della Fabi – comporterà, nel caso di un prestito immobiliare di 25 anni da 200.000 euro, un risparmio complessivo di oltre 70.000 euro (-19,3%). I tassi sul credito al consumo sono scesi a una media dell’8,58%, dopo picchi superiori al 14%, e potrebbero calare ancora all’8,25%: vuol dire che un’automobile da 25.000 euro comprata interamente a rate, con un finanziamento di 10 anni, costerà oltre 11.000 euro in meno (-23%) rispetto al 2023; mentre per una lavatrice da 750 euro, con un credito di 5 anni, il risparmio, nei prossimi mesi, sarà di 161 euro (-14,6%).

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