Il Belpaese fa registrare il miglior risultato tra le economie del G7. Esulta la premier Meloni

Tra le economie del G7, è l’Italia il Paese nel quale si registra l’aumento più forte del reddito reale delle famiglie pro capite. È quanto emerge da un report dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, secondo cui l’incremento nel nostro Paese nel I trimestre dell’anno è stato del 3,9%, mentre negli ultimi tre mesi del 2023 si era verificata una contrazione dello 0,5%. A trainare il dato, l’aumento della retribuzione dei dipendenti e dei trasferimenti sociali. Nell’area G7 il reddito reale delle famiglie è cresciuto dello 0,5% (contro il +0,1% dell’ultimo trimestre 2023), mentre nell’area Ocse è salito dello 0,9% (contro il precedente +0,3%).

Meloni esulta: “Dati frutto delle politiche del governo”

Esulta la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che rivendica il successo dell’operato dell’esecutivo. I dati Ocse sono “anche frutto delle politiche del Governo che hanno concentrato gran parte delle risorse disponibili al rinnovo dei contratti, ad aumentare le pensioni, a sostenere i salari attraverso il taglio del cuneo contributivo e la riduzione dell’Irpef, e per rafforzare i trasferimenti sociali in natura”, afferma ricordando che “c’è ancora moltissimo da fare, ma questi segnali ci dicono che siamo sulla strada giusta. Continuiamo a lavorare con determinazione per un’Italia sempre più giusta e prospera”.

Ministra Calderone: “Risultato concreto”

Festeggia anche la ministra del Lavoro, Marina Calderone: “E’ il risultato concreto di una visione strategica che continueremo a perseguire per incidere sugli elementi di criticità e cogliere le opportunità delle transizioni in corso”. Tra i Paesi con l’incremento maggiore figura la Germania (+1,4% contro 0,1%), in parte trainato da un aumento della retribuzione dei dipendenti, mentre il Pil reale pro capite è aumentato (0,2%) rispetto al trimestre precedente (-0,6%). In Francia il reddito famigliare pro capite cresce invece dello 0,6%, grazie all’aumento delle prestazioni pensionistiche di base per tenere il passo con l’inflazione. Il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno registrato incrementi più lievi, rispettivamente dello 0,3% e dello 0,2%. Tra i Paesi Ocse, l’aumento maggiore +10,2%, è stato registrato in Polonia, mentre la contrazione più decisa in Grecia (meno 1,9%), sebbene il Pil reale pro capite sia cresciuto (0,9%). 

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