Il segretario generale della Cgil: "In Italia ci sono 4 milioni di persone part-time involontario, 3 milioni di contratti a termine, 7 milioni che non arrivano a 11mila euro lordi l'anno"
“In Italia ci sono 4 milioni di persone part-time involontario, 3 milioni di contratti a termine, 7 milioni che non arrivano a 11mila euro lordi l’anno. L’84% dei contratti attivati l’anno scorso erano precari, stagionali, intermittenti. Una situazione così, che penalizza giovani e donne, non sta più in piedi. Il tasso di occupazione è tra i più bassi d’Europa. Non raccontiamoci storie”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in una intervista a Repubblica, parlando della situazione relativa al lavoro in Italia.
“Nessuna misura strutturale per contrastare la precarietà e la povertà – prosegue -, per la salute e sicurezza, per aumentare i salari. Nulla su politiche fiscali e industriali o per favorire la piena e stabile occupazione. Gli sgravi per le assunzioni avulsi da serie politiche industriali, da soli non creano nuovi posti di lavoro, come già dimostrato”.
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