La norma contro il caro voli “è stata contestata dalle compagnie aeree per una illegittima compressione della libertà di fissare le tariffe, ma queste critiche non colgono nel segno. Dall’esame del provvedimento emerge infatti che esso non limita la facoltà dei vettori di determinare le proprie politiche di prezzo“. Così il presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Roberto Rustichelli, in audizione al Senato sul Dl Asset. “Non vengono alterate le dinamiche concorrenziali ma anzi l’obiettivo della norma è perequativo e impedisce abusi che pregiudichino i consumatori vulnerabili“, sottolinea ancora Rustichelli.
Con un ‘tetto ai prezzi’ sui voli i passeggeri voleranno a prezzi alti tutto l’anno. Sono le previsioni dei rappresentanti di Ryanair, in audizione al Senato sul dl Asset che “pone criticità su due profili: il primo è giuridico, perché viola le norme europee e questo è già stato attenzionato dalla stessa Commissione Ue; inoltre si basa su informazioni inesatte e fuorvianti, basate su dati presenti sui media, come questa demonizzazione dell’algoritmo. Noi non lo usiamo per modificare le tariffe in base al profilo dell’acquirente. Poi c’è l’aspetto commerciale che porterà a far migrare i voli verso rotte internazionali dove non ci sono tetti ai prezzi. Le low cost hanno un network ampio e quindi ci saranno meno rotte, meno frequenze e i passeggeri voleranno a prezzi alti per tutto l’anno”, sottolineano quindi dal vettore irlandese.