Il dossier: "Non specificati strumenti e modalità di finanziamento, rischi di rallentamenti e incertezze"
Il rapporto del governo che contiene le ‘Proposte per la revisione del Pnrr e capitolo REPowerEU’, approvato dalla Cabina di regia sul Pnrr il 27 luglio scorso, non specifica “quali saranno gli strumenti e le modalità attraverso i quali sarà mutata la fonte di finanziamento delle risorse definanziate dal Pnrr“. Lo scrive il Servizio studi della Camera dei deputati in un dossier di ‘Monitoraggio dell’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza’, diffuso ieri e incentrato su ‘Le proposte del governo per la revisione del Pnrr e il capitolo RePowerEu’. “La determinazione di tali strumenti e modalità appare opportuna soprattutto con riguardo ai progetti che si trovano in stadio più avanzato, in ragione dei rischi di rallentamenti o incertezze attuative che potrebbero conseguire al mutamento del regime giuridico e finanziario e del sistema di rendicontazione cui tali misure sarebbero sottoposte. Tale determinazione appare fondamentale, inoltre, al fine di verificare che le fonti alternative di finanziamento dispongano di una adeguata dotazione di competenza e di cassa nell’ambito del bilancio dello Stato”, si legge ancora nel dossier, in cui si ricorda che “il Governo individua una serie di misure che si propone di definanziare, totalmente o parzialmente, dal Pnrr, per un ammontare complessivo di 15,9 miliardi di euro. Tali misure dovranno essere rifinanziate con altre fonti”.
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