Nella conferenza della Banca centrale lettone, la presidente della Bce ha commentato anche i rialzi della Fed: "Vigili su ricadute"
Secondo Christine Lagarde, numero uno della Banca Centrale Europea, “una delle conseguenze dello scenario negativo è che si verifichi all’inizio del 2023 una recessione lieve” nell’eurozona “ma non crediamo che questa sarebbe sufficiente ad abbassare l’inflazione” e “quindi dobbiamo continuare a perseguire il nostro mandato e trovare quel tasso di interesse che ci aiuta a raggiungere il nostro target, il 2% sul medio termine. E lo faremo”, ha detto nella conferenza stampa bahorganizzata dalla Banca centrale della Lettonia. “Restiamo concentrati esclusivamente sul raggiungimento della stabilità dei prezzi”.
La presidente della Bce Christine Lagarde ha poi commentato i rialzi dei tassi annunciati dalla Fed, il quarto conssecutivo della banca centrale americana, con cui “c’è un grande interdipendenza. Questo è il risultato dei mercati finanziari, dove chiaramente ciò che viene deciso in un angolo del mondo, in particolare a Washington, ha un impatto sul mercato finanziario a livello mondiale“, ha detto Lagarde in un convegno organizzato dalla Banca centrale della Lettonia.
“La Fed – ha aggiunto – proprio come la Bce, ha il nostro rispettivo mandato e dobbiamo tenere conto di elementi come le decisioni di politica monetaria della Fed e altri elementi di natura internazionale che ci aiuteranno a determinare la migliore politica monetaria”. “Non siamo simili – ha poi chiarito – e non possiamo progredire allo stesso ritmo sotto la stessa diagnosi delle nostre economie, ma siamo anche influenzati dalle conseguenze in particolare attraverso i mercati finanziari, in misura minore anche attraverso il commercio, perché chiaramente il tasso di cambio conta e deve essere preso in considerazione nelle nostre proiezioni di inflazione”.
“Dobbiamo essere consapevoli gli uni degli altri e dobbiamo prestare attenzione a eventuali ricadute, cosa della quale credo che sia consapevole anche la Fed stessa. Tutti noi, la Fed come la Bce, hanno i rispettivi mandati”. Lagarde ha infine sottolineato che la situazione tra Usa e Europa “non è la stessa”, ad esempio “il mercato del lavoro, in particolare, è molto diverso al momento” e “le cause dell’inflazione sono di natura diversa”.
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