Altagamma ha scritto al premier per sottoporre le proprie proposte per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

“Supportare la presenza dei marchi del made in Italy di eccellenza in Cina e Usa e proteggere questo asset di straordinario valore per il nostro Paese e per l’Europa”. E’ la richiesta di Santo Versace, presidente Fondatore di Altagamma, intervistato da LaPresse. Il made in Italy targato Altagamma ha scritto al premier Mario Draghi per sottoporre le proprie proposte per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “L’esecutivo guidato da Draghi ha l’autorevolezza che serve per gestire il capitolo Recovey fund”, dice Versace. “Certo – aggiunge- sui vaccini dobbiamo recuperare un ritardo, gli Usa di Joen Biden stanno spingendo forte. Noi siamo in ritardo di 2 mesi”.

Per vedere la luce dall’emergenza Covid, anche economica, per Versace “va inoltre protetta la filiera che garantisce l’eccellenza dei nostri prodotti”. Un comparto che vale in Italia 115 miliardi comprendendo gli indotti dei vari settori, ovvero circa il 6,7% del Pil Italiano, caratterizzato dal 53% di export medio e impiega 400.000 persone (diretti e indiretti) con oltre 5000 punti di vendita nel mondo. Un comparto- come emerge dai dati di Altagamma – che è stato profondamente impattato dalla pandemia con un calo di circa il 22% nel 2020.

“Le richieste presentate all’esecutivo Draghi sono quelle di 107 marchi di eccellenza del made in Italy in diversi settori manifatturieri – moda, design, alimentare, ospitalità, nautica, motori, gioielleria, wellbeing – spiega Versace – accomunati da un medesimo posizionamento e che si rivolgono ad un consumatore internazionale e sofisticato”. “L’alto di gamma – sottolinea rappresenta un’industria strategica per il Paese perché queste aziende si trovano al vertice di filiere profondamente radicate nei territori e costituite da ecosistemi diversificati di Pmi. Inoltre,costituiscono un’ enorme leva reputazionale e di traino economico che può essere messa a disposizione del Paese”. E ancora: “Un’ulteriore e rilevante sfida- conclude Santo Versace – sarà il riposizionamento del turismo italiano verso l’alto ovvero un potenziamento del turismo di alta gamma che vale il 60% degli acquisti di prodotti di lusso in Italia e il 50% in Europa”.

 

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