Un confronto costruttivo in cui è stato ribadito l’obiettivo chiave del dossier Alitalia: fare presto. Far partire Ita – Italia Trasporto Aereo – il prima possibile, anche in vista della stagione estiva alle porte è la priorità. Questo in sintesi quanto ribadito da Roma e Bruxelles sul destino del vettore italiano. Un obiettivo che richiede “una forte accelerazione nei lavori” e “un approccio pragmatico”. Per l’avvio ufficiale di Ita serve infatti ok da Bruxelles per il passaggio degli asset da Alitalia in amministrazione straordinaria alla newco.
Roma e Bruxelles si sono confrontati nuovamente in videoconferenza. Alla riunione hanno preso parte la commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager e i Ministri dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini.
Durante il colloquio, “cordiale e costruttivo”, le parti “hanno riconosciuto i progressi compiuti sul piano industriale di Ita Spa e hanno ribadito la volontà comune di giungere alla definizione di una soluzione equilibrata in tempi brevi”, hanno spiegato i ministri italiani. Incontro “buono e costruttivo”, il commento di Vestager. In mattinata la Commissaria aveva ribadito che la speranza di Bruxelles è per un “risultato positivo in tempi brevi”, auspicando “una buona soluzione in un mercato sempre più difficile per le compagnie aeree”.
In questi giorni proseguiranno così i lavori dei tecnici dei rispettivi ministeri con quelli della Commissione mentre il prossimo appuntamento dei ministri con la commissaria Vestager si terrà la prossima settimana.
I sindacati intanto restano in allerta: “La nuova Alitalia-Ita deve essere messa subito nelle condizioni di competere sul mercato con le stesse opportunità riservate ai concorrenti europei che hanno ricevuto, a loro volta, decine di miliardi di euro di aiuti dai rispettivi Paesi ed ai quali viene garantito il presidio dei mercati che rischia invece di essere negato al nostro paese”, dichiara la Uiltrasporti. Per il sindacato “la crisi della vecchia Alitalia non può essere fatta pagare alla newco che deve invece muoversi da subito in condizioni di pari dignità, con una flotta iniziale adeguata al ruolo di vettore di bandiera, almeno doppia rispetto a quella prevista dallo schema di piano presentato da Ita, e con la contestuale presenza degli asset, essenziali, di maintenance ed handling”.
Intanto Giovannini ritorna sull’ipotesi interazione con Fs: “E’ una pista su cui naturalmente bisognerà lavorare anche perché in altre parti del mondo questo sta avvenendo”, dice il ministro dei Trasporti in audizione alla Camera. “Non c’è dubbio – prosegue – che sia un tema su cui Ita e Ferrovie ragioneranno in futuro”.