Roma, 4 dic. (LaPresse) – "Questo non è un piano industriale: messa così è un progetto di chiusura nel tempo di Taranto e dell'Ilva. Abbiamo un accordo firmato un anno fa che prevede investimenti, 8 milioni di tonnellate di acciaio da produrre e quella è la base da cui partire". Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, dopo l'incontro su Ilva al Mise. "Per noi la discussione è possibile se si parte dall'accordo che abbiamo firmato, disponibili a discutere per problemi di tempo, se c'è la volontà di nuove tecnologie o se c'è la volontà di un investimento pubblico. Ma i due punti fermi sono 8 milioni di tonnellate da produrre e la difesa dell'occupazione. Quello che ci è stato presentato è inaccettabile, Mittal ha firmato un accordo che deve rispettare, questo è il messaggio da mandare", ha aggiunto.