Roma, 30 ott. (LaPresse)- "Nonostante gli sforzi fatti alcune delle riforme che come Ance abbiamo proposto e contribuito a far approvare rimangono ancora tutte da attuare o completare. Intanto le condizioni macroeconomiche generali non stanno migliorando, anzi. E’ già in atto un rallentamento dell’economia globale e di quella europea. Il nostro Pil non cresce". Così Gabriele Buia, presidente di Ance, l'Associazione nazionale costruttori edili, durante la sua relazione all'assemblea 2019. "Stiamo ancora scontando gli anni in cui gli investimenti sono stati dimezzati e il settore completamente abbondonato. Questa “dimenticanza” della politica nazionale l’abbiamo pagata cara. E a farne le spese sono state soprattutto le nostre imprese credit crunch 4 volte superiore alla media nazionale; investimenti in costruzioni ridotti della metà, troppi balzelli sulla casa e sull’attività di impresa; margini di redditività inesistenti Di questo passo rischiamo di non avere più imprese", ha aggiunto.

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