Il Mise spiega che i 30 giorni aggiuntivi servono per "permettere il consolidamento del consorzio acquirente con i soggetti che sinora hanno manifestato il proprio interesse in relazione al dossier"
Tutti gli occhi su Alitalia. Sul delicato dossier c'è infatti la massima attenzione di governo (del M5S, ma anche della Lega con Matteo Salvini), sindacati e anche mondo degli industriali. Ma l'unica cosa concreta è una: serve altro tempo per formare la nuova compagnia (newco). E per questo è arrivata una nuova proroga dei tempi per l'offerta vincolante di Fs. La deadline era fissata al 15 giugno ma il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha autorizzato i commissari straordinari di Alitalia a comunicare alle Ferrovie che avranno tempo fino al 15 luglio. Il Mise spiega che i 30 giorni aggiuntivi servono per "permettere il consolidamento del consorzio acquirente con i soggetti che sinora hanno manifestato il proprio interesse in relazione al dossier".
La situazione rimane in stallo: nella newco Ferrovie dovrebbero infatti entrare con il 30% delle quote, mentre il ministero dell'Economia e Finanze (Mef) e Delta Airlines sarebbero coinvolte nel progetto governativo con il 15% ciascuna. Manca il 40% e trovare un Mister X che se ne occupi non sembra una cosa facilissima, mentre il tempo passa e in cassa ci sono meno di 467 milioni. Se Toto sembra al momento out, l'offerta riservata di Claudio Lotito non trova i favori di una parte importante dell'esecutivo. "Si parla di azienda di 11mila dipendenti. Lotito, a che mi risulti, ora si occupa di far giocare a pallone dei ragazzi, con alterni risultati – chiude il leader leghista Salvini -. Se ci sono partner che si occupano di infrastrutture dei trasporti sarei più tranquillo".
La linea del carroccio è 'semplice': risolvere nell'immediato il caso Alitalia e il nodo Ilva, per non mettere a repentaglio oltre 25mila lavoratori. Non è un caso che lo stesso Capitano nei giorni scorsi abbia parlato di Atlantia come "partner naturale", pur lasciando la patata incandescente nel campo di Di Maio. Molti addetti ai lavori continuano a vedere la holding della famiglia Benetton come la scelta migliore, ma dal M5S non filtra nessuna apertura, né tanto meno segnali di una propedeutica 'pax autostradale' dopo il crollo del Ponte Morandi. I sindacati chiedono risposte al Governo, che non convoca la parti sociali dal 14 febbraio scorso. "Bisogna vedere alla fine cosa realisticamente è possibile, e soprattutto con quali investimenti, con quali prospettive per le imprese, con quali garanzie per i tanti lavoratori e lavoratrici dipendenti dell'Alitalia e di tutto l'indotto Alitalia – dice preoccupata la leader Cisl Annamaria Furlan -. Fino a adesso si continua a rinviare una vertenza che nasce da tanto tempo". I commissari infatti sono in carica da oltre due anni, mentre la prima offerta vincolante di Fs risale al 31 ottobre 2018. Per integrare Delta era stato poi fissato il termine del 31 gennaio 2019, slittato al 31 marzo, al 30 aprile e infine al 15 giugno. Ora si registra la quinta proroga, al 15 luglio. Un caso infinito che coinvolge tutto il sistema economico italiano, con il numero 1 di Confindustria Vincenzo Boccia che non si dice "preoccupato", ma auspica "un'operazione strategica".
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