Il chief operating officer della banca all'evento in collaborazione con Valore D: "L'obiettivo è far capire che i sogni sono possibili". Diversi i progetti per i giovani organizzati dell'istituto di credito. Inclusione tema chiave
"L'obiettivo è molto sfidante: trasmettere un messaggio molto chiaro, senza se e senza ma, che i sogni sono possibili. Quindi, attraverso la passione, la determinazione, l'impegno, tutto si può raggiungere. Le ragazze e i ragazzi devono mirare a quello che vogliono diventare, superando tutti gli stereotipi di genere che, purtroppo, nella nostra società sono duri a morire". Così Rosario Strano, chief operating officer di Intesa Sanpaolo, a margine dell'evento organizzato dalla banca per InspirinGirls, a Milano. Nell'ambito della collaborazione con Valore D, l'incontro vuole 'celebrare' una nuova fase del progetto, che coinvolgerà 65 donne che lavorano per Intesa Sanpaolo, le quali porteranno le loro testimonianze nelle scuole per superare gli stereotipi di genere. "Da tempo – aggiunge Strano – siamo soci fondatori e sostenitori di Valore D, l'associazione che promuove InspirinGirls. Abbiamo, quindi, promosso questo incontro con le 'Role Model' e con i loro responsabili per dare nuovo slancio al progetto, rafforzando una cultura di attenzione allo sviluppo personale e professionale delle persone, soprattutto dei giovani, senza preconcetti di genere o di altro tipo, come l'età, l'abilità, l'etnia, la religione. Si tratta di una cultura già ben diffusa nel nostro management e spesso ribadita dal nostro ceo Carlo Messina. Oggi siamo riuniti per suggellare l'impegno di tutti verso questi obiettivi".
"I nostri progetti per i giovani – continua Strano – sono veramente tanti. Mi piace ricordarne alcuni. Intanto, abbiamo Z Lab che coinvolge, in totale, 2.500 ragazzi degli ultimi tre anni delle scuole superiori, a cui viene presentato il mondo del lavoro e della banca. Spesso appare nell'immaginario collettivo come una realtà molto amministrativa, ma di fatto è un contesto di straordinaria ricchezza di professionalità e forse fra le più rotonde nel panorama produttivo". E non solo. Il chief operating officer di Intesa Sanpaolo parla anche di "un altro progetto importante che ci vede in partnership con McKinsey. Si chiama Giovani e Lavoro che vuole avvicinare la domanda e l'offerta di lavoro. È un progetto internazionale, noi qui in Italia abbiamo l'obiettivo di formare cinquemila nuovi giovani per prepararli all'inserimento nel mondo del lavoro in settori che possono essere asset strategici del Paese, ad esempio il turismo".
Ancora, InspirinGirls porta avanti il tema dell'inclusione. Che cosa sta facendo Intesa Sanpaolo in questo campo? "Sta alimentando – rimarca Strano – molte progettualità. Quando parliamo di inclusione, non parliamo soltanto di progetti relativi alla parità di genere, ma anche alla valorizzazione della diversità di età, di culture e altro. È un tema ampio che affrontiamo in maniera seria, perché vogliamo essere un'organizzazione distintiva. Dalla fine dell'anno scorso abbiamo istituito una nuova posizione che si chiama 'Diversity & inclusion' che riporta a me e che dovrebbe sempre più coordinare le iniziative sul piano strategico riguardanti l'inclusione". "In banca – conclude Strano – convivono molte professioni, da quelle proprie dell'attività economico finanziaria a quelle 'nuove', date dalle nuove esigenze del digitale. Oggi assumiamo ingegneri, fisici, data scientist. Sviluppare una presenza femminile in queste aree è per noi fondamentale se vogliamo mantenere un sano equilibrio di genere ad ogni livello dell'organizzazione anche in futuro. InspirinGirls va esattamente in questa direzione".