Adesione alta per rottamazione e rateizzazione dei debiti. Nuova finestra con termini riaperti al 30 luglio
Numeri da record per la cosiddetta 'pace fiscale' varata dal governo: al 30 aprile sono state presentate circa 1 milione di domande per 2,9 milioni di cartelle e un totale di 38,2 miliardi di euro. E per chi non ha fatto in tempo ad aderire all'iniziativa arriva una nuova finestra: un emendamento al decreto Crescita approvato nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera riapre i termini per le domande fino al 31 luglio.
Le condizioni rimangono le stesse: la riapertura prevede la possibilità, per chi vuole usufruire della 'rottamazione Ter', di pagare in un unica soluzione entro il 30 novembre 2019 o rateizzare fino a un massimo di 17 versamenti, il primo del quale pari a circa il 20% dell'importo dovuto e sempre al 30 novembre. La definizione agevolata prevede la possibilità di adesione per le cartelle che riguardano somme affidate all'Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge. Sono da aggiungere a quanto dovuto le somme maturate a favore dell'Agente della riscossione a titolo di aggio, spese per procedure esecutive e diritti di notifica. Riaperti anche i termini per il saldo e stralcio, riservato ai contribuenti che dimostrino di trovarsi in situazione di grave e comprovata difficoltà economica e che consente di pagare i debiti fiscali e contributivi in forma ridotta, con una percentuale che varia dal 16 al 35 per cento dell'importo dovuto già scontato delle sanzioni e degli interessi di mora.
Per il M5S la riapertura dei termini è "una misura di buonsenso", e "tenendo in considerazione le semplificazioni fiscali, trasferite nel decreto e approvate stamattina in commissione, il pacchetto Fisco è a buon punto. Lo chiedevano i contribuenti, lo stiamo approvando".
Del resto a premiare l'operazione sono innanzitutto i numeri. Dei 38 miliardi di ammontare delle cartelle per cui è stata chiesta l'adesione alla pace fiscale, ha detto il direttore generale dell'Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore, nel corso dell'audizione davanti alla commissione Finanze del Senato , 21,1 è la base di riferimento della rottamazione Ter, mentre per il saldo e stralcio si parte da 6,5 miliardi. Poi l'effettivo gettito dipenderà dal rispetto delle somme dovute da parte dei contribuenti. In totale le domande sono state 1,7 milioni, di cui 1,4 per la rottamazione e 332 mila per il saldo e stralcio.