Reazione positiva dei mercati dopo i segnali di distensione tra Roma e Bruxelles. Questa sera il vertice di governo. Conte: "Vedremo gli emendamenti alla legge di bilancio". Di Maio: "Numerini non contano, l'importante è mantenere gli obiettivi del contratto". Draghi: "Dialogo in corso, fiducioso"

Spread in discesa (ai minimi degli ultimi due mesi) e Borsa in netta risalita come non accadeva da tempo. È il risultato dei segnali di trattativa tra il governo italiano e l'Unione Europea. Conte e Juncker si sono parlati e un tavolo, alla fine, si è aperto, Salvini ha detto che "il governo non si appende ai decimali. Se c'è una manovra che fa crescere il paese il deficit può essere il 2,2, il 2,6".e Di Maio ha aggiunto che l'importante sono gli obiettivi e l'interesse dei cittadini. Questa sera ci sarà un vertice a Palazzo Chigi con il trio Conte-Salvini-Di Maio ai quali si aggiungerà il ministro dell'Economia Giovanni Tria. Si prevede che parlino di come affrontare la trattativa, di cosa concedere e dove fermarsi. Che, poi, sono le cose che Juncker vorrà sentirsi dire da Conte alla prossima occasione. Nel senso che neanche la Ue si aspetta una totale marcia indietro dell'Italia: ma qualche cambiamento rispetto alla manovra economica, dovrà esserci. E per le orecchie europee, sentire i governanti italiani che parlano di un rapporto deficit/Pil che, alla fine, potrebbe assestarsi intorno al 2 per cento, è musica.

Così, il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco a 10 anni termina oggi la seduta in forte calo a 290 punti, dopo essere sceso fino a quota 280 e la Borsa chiude con un  più 2,77% (ma è stata anche al 3,13%) tornando sopra i 19mila punti (a 19.233,45) con i bancari in grande spolvero Bpm (+5,14%, Banca Intesa (+4,98%), Unicredit (+5,58%). Insomma, per la prima volta da settimane, i mercati tornano a sorridere all'Italia.

Draghi – La questione del debito italiano è stata affrontata anche da Mario Draghi. Il presidente della Bce ha risposto alla domanda di un europarlamentare nel corso della sua audizione a Bruxelles in Commissione Affari Economici e monetari che gli chiedeva se il fondo salva stati Esm" potrebbe finanziare il debito italiano per abbattere i tassi d'interesse: "Ho già più volte ho detto che i Paesi con un debito elevato devono ridurlo e non ho nulla da aggiungere". E poi, sul dialogo tra Roma e Bruxelles: "La situazione è un in evoluzione, c'è in corso un dialogo e sono stato sempre fiducioso sul fatto che sia possibile raggiungere un accordo, ma non credo che sia opportuno commentare in questo momento".

Conte – In attesa del vertice di questa sera, Conte si assesta su una linea prudente: "Stasera ci vediamo per esaminare gli emendamenti alla legge di bilancio e quindi decidere quali saranno di fonte governativa". E sui numeri della manovra non si sbilancia: "Non parlo di decimali è importante adesso avere le relazioni tecniche per valutare esattamente l'impatto economico delle riforme programmate e come ho già detto quando ero a Bruxelles avremo a quel punto l'esatta misura e l'esatto impatto economico preciso all'euro e quindi potremmo poi valutare, ritornare a Bruxelles e continuare il negoziato e l'interlocuzione con la Ue",

Salvini – Anche Salvini continua sulla linea più morbida sulla quale si è schierato negli ultimi giorni: "Con Giuseppe Conte e Luigi Di Maio ho lavorato più che bene. Tra persone concrete e di buon senso l'accordo l'abbiamo sempre trovato e lo troveremo anche questa volta". Il feedback da Bruxelles sulla manovra? "Positivo". Su un eventuale correzione del rapporto deficit/Pil, il Ministro ha risposto: "Non entro nel merito dei numeri?".

Di Maio – Parlando delle possibili modifiche sul deficit, Di Maio, intervistato da Radio Radicale, ha ribadito: "L'importante è che questa manovra abbia dentro gli obiettivi che ci siamo dati nel contratto di governo". "Cioè la quota 100, il reddito da cittadinanza, i rimborsi ai truffati delle banche oltre al pacchetto per le imprese. Queste sono misure su cui non possiamo prescindere". "Poi – ha aggiunto – se all'interno della contrattazione, deve diminuire un po' di deficit, per noi non è l'importante. Il tema non è lo scontro con l'Ue sul 2,4%, l'importante è che non si abbassi di una sola persona la platea che riceverà quelle misure".

"Stasera – ha proseguito il vicepremier – dobbiamo parlare della legge di Bilancio degli emendamenti presentati dal Governo e dal Parlamento. Ci sono tante iniziative che stiamo portando in legge di Bilancio e anche per questo il premier Conte ha detto all'Ue 'la manovra sarà approvata dal Parlamento e dovete darci il tempo di farla discutere ai parlamentari, perché il Parlamento è sovrano e potrà innovarla, migliorarla e perfezionarla". 

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