Nonostante le perplessità di alcuni leghisti, i pentastellati non arretrano
Il Movimento 5 Stelle torna ad insistere sul reddito di cittadinanza, diventato nuovo terreno di scontro nella maggioranza. Nonostante le critiche del leghista Giancarlo Giorgetti, secondo cui la misura rischia di rimanere un provvedimento fine a se stesso, il M5S tira dritto e assicura che entro marzo 4,5 milioni di persone potranno beneficiare del reddito. "Il solito sistema non vuole accettare in nessun modo che il Governo del Cambiamento abbia finalmente messo nero su bianco la Manovra del Popolo e quindi tenta in ogni modo di screditare il nostro lavoro, generando confusione e allarmismo. Lo ripetiamo ancora una volta: sul Reddito di Cittadinanza, sul taglio alle pensioni d'oro, sulla quota 100 e tutte le altre misure della Manovra il Movimento 5 Stelle non arretra di un millimetro", si legge sul Blog del Movimento 5 Stelle.
Poi l'attacco ai media, 'colpevoli' di screditare la misura senza basarsi su dati veritieri. "Nella Manovra del Popolo abbiamo stanziato 9 miliardi per il Reddito di Cittadinanza e 7 miliardi per superare la Fornero con Quota 100, e i dettagli di attuazione delle misure saranno inseriti in appositi decreti collegati. Eppure da settimane si susseguono dichiarazioni e articoli di giornale che vogliono far sembrare impossibile il reddito di cittadinanza, come l'articolo firmato da Federico Fubini sul Corriere della Sera, in cui si dice addirittura che sarebbero necessari oltre 50 miliardi per finanziarlo, cioè varie volte più delle risorse che abbiamo stanziato. Peccato che Fubini faccia calcoli in base alla sua idea di Reddito di Cittadinanza, che non c'entra nulla con quella vera!", aggiungono. Pertanto il provvedimento "partirà nei primi tre mesi del prossimo anno. La platea dei beneficiari coinvolge 4,5 milioni di persone, e non è individuata in base alle dichiarazioni dei redditi – come lascia intendere Fubini – bensì in base all'Indicatore della situazione economica equivalente (Isee). L'Isee è un indice che serve a misurare la situazione economica delle famiglie e considera non soltanto il reddito, ma anche il patrimonio mobiliare e immobiliare e la composizione dei nuclei familiari".
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