Le motivazioni della decisione dell'Unione Europea

Grave inosservanza delle raccomandazioni europee. Per questo la manovra italiana non è piaciuta a Bruxelles e L'Italia passa così alla storia come primo paese bocciato da Ue sulla legge di bilancio.

Nel testo le motivazioni della decisione della Commissione:

Inosservanza. "La Commissione ha riscontrato nel documento programmatico di bilancio presentato dall'Italia per il 2019 un'inosservanza particolarmente grave della raccomandazione indirizzata all'Italia dal Consiglio il 13 luglio 2018. La Commissione rileva inoltre che il documento programmatico di bilancio 2019 non è in linea con gli impegni assunti dall'Italia nel suo programma di stabilità 2018. Il documento programmatico di bilancio riveduto per il 2019 dovrebbe conformarsi alla raccomandazione indirizzata all'Italia dal Consiglio il 13 luglio 2018".

Il condono. Il "condono fiscale" previsto tra le " principali misure di riduzione del disavanzo nel 2019" ha "carattere una tantum e vi è il rischio che i risparmi generati dalla revisione della spesa siano inferiori a quelli previsti". Inoltre, "l'introduzione di un condono fiscale potrebbe ridurre il già basso livello di adempimento degli obblighi fiscali, premiando implicitamente comportamenti non conformi alle regole e controbilanciando in larga misura l'effetto positivo del rafforzamento della fatturazione elettronica". 

Retromarcia sulle riforme. "L'economia italiana è caratterizzata da una bassa crescita economica e da una dinamica della produttività debole rispetto alla media dell'Unione, con conseguenze negative a livello sociale e occupazionale. Per promuovere la crescita potenziale e affrontare la persistente stagnazione della produttività occorre una strategia organica di riforma. Le misure contenute nel documento programmatico di bilancio 2019 indicano invece un chiaro rischio di retromarcia su riforme che l'Italia aveva adottato in linea con precedenti raccomandazioni specifiche e con riferimento agli aspetti strutturali di politica fiscale oggetto delle raccomandazioni indirizzate all'Italia dal Consiglio il 13 luglio 2018".

Pensioni. "Sebbene il Consiglio abbia raccomandato all'Italia di ridurre la quota della spesa pubblica destinata alle pensioni di vecchiaia al fine di dare spazio ad altre voci di spesa sociale, l'introduzione della possibilità di pensionamento anticipato è un passo indietro rispetto a precedenti riforme pensionistiche a supporto della sostenibilità a lungo termine del consistente debito pubblico italiano". 

Rischio deficit. "L'organismo indipendente di controllo in materia di bilancio dell'Italia non ha approvato le previsioni macroeconomiche sottese al documento programmatico di bilancio 2019 a causa dei notevoli rischi di ribasso gravanti sulle proiezioni. Se tali rischi dovessero materializzarsi, il saldo di bilancio nominale per il 2019 potrebbe peggiorare ancor più di quanto previsto nel documento programmatico di bilancio 2019, con un conseguente possibile deterioramento strutturale persino maggiore"

Ricadute negative per gli altri Stati. "Date le notevoli dimensioni dell'economia italiana all'interno della zona euro, la scelta del governo di aumentare il disavanzo di bilancio, nonostante la necessità di affrontare problematiche legate alla sostenibilità delle finanze pubbliche, comporta il rischio di ricadute negative per altri Stati membri della zona euro".

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