Secondo i dati Istat, a giugno l'occupazione si attesta al 57,8%

"Buone notizie sul lavoro. Meno disoccupati, anche tra giovani. Aumenta lavoro donne. Fiducia in risultati Jobs Act e ritorno crescita". Il messaggio diffuso dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nello stile scarno di Twitter, riassume gli umori del governo subito dopo la pubblicazione da parte dell'Istat dei dati relativi all'occupazione di luglio. Un report mensile caratterizzato da un aumento degli occupati pari a 23 mila unità – dovuto all'incremento dei posti a termine, mentre quelli a tempo indeterminato restano stabili – e da un calo di 0,2 punti percentuali per il tasso di disoccupazione, sceso all'11,1%, che si riflette in particolare nella componente giovanile, con la quota di disoccupati 15-24enni che migliora di 1,1 punti a 35,4%.

"Da febbraio 2014 gli occupati sono 821 mila in più, di cui 553 mila permanenti; i disoccupati sono 421 mila in meno e gli inattivi 707 mila in meno", sintetizza il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, evidenziando a sua volta che "il dato del tasso di occupazione delle donne, storicamente uno degli elementi di debolezza del nostro mercato del lavoro, che raggiunge il livello massimo dal 1977, anno di inizio delle rilevazioni".

Considerazioni alle quali fa eco la vice ministro dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova, dichiarando che "non partivamo dal segno zero, ma da meno uno" e che "in questo caso, lo rivendico con fierezza e un pizzico di orgoglio, ogni segno più vale doppio". A certificare che ci si sta avvicinando ai livelli pre-crisi è quindi Confcommercio, che segnala come all'appello manchino comunque "230 mila occupati per raggiungere il massimo storico di aprile 2008". Ad ogni modo, nell'analisi della confederazione delle imprese non mancano nemmeno le ombre: "Gli elementi critici – si legge in una nota – restano il ritmo della ripresa, ancora lontano dai target attorno al 2% che rappresenterebbero una vera e propria crescita, e il fatto che quasi la metà dei disoccupati ha meno di 35 anni, una caratteristica del mercato del lavoro che preoccupa in prospettiva".

Di "calo balneare" della disoccupazione "che l'autunno, purtroppo, si porterà via", parla invece Fiovo Bitti, segretario confederale Ugl, mentre sempre dal fronte sindacale il segretario confederale Cisl, Gigi Petteni, sottolinea che "siamo tra gli ultimi in Europa, soprattutto per l'occupazione femminile e giovanile". Il confronto col resto dell'Unione europea, in effetti, vede l'Italia al terzultimo posto sia dal punto di vista del tasso di disoccupazione generale che per quanto riguarda quello giovanile, con la situazione che in entrambi i casi è peggiore solo in Spagna e Grecia. In entrambi i casi, ovviamente, al di sotto della media continentale. I dati diffusi oggi da Eurostat, l'ufficio statistico della Ue, vedono la disoccupazione nell'area euro scendere a giugno al 9,1%, con quella giovanile a sua volta in calo al 18,7%, mentre nella Ue a 28 il tasso si attesta al 7,7%.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata