Macron ha invitato il ministro Le Maire a offrire all'Italia anche la collaborazione sul settore delle navi da guerra. Nei prossimi giorni l'incontro
Il presidente francese Emmanuel Macron ha incaricato il suo ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, di allargare i negoziati sul dossier Stx-Fincantieri alla cooperazione militare. Lo riferisce il 'Journal du dimanche', che pubblica oggi le parole di Le Maire, secondo cui "si tratta di un gesto di apertura che fa il presidente della Repubblica: fin qui, si è parlato su una base di cooperazione nel settore industriale civile, cioé in sostanza di realizzare di navi da crociera". "Bene – prosegue Le Maire sul 'Journal du dimanche' – noi diciamo ai nostri amici italiani: guardiamo anche a quel che possiamo fare nel settore militare, più precisamente con le navi, e costruiamo un grande campione dell'industria navale europea".
Se non ci sarà accordo tra Italia e Francia sul dossier Fincantieri-Stx, "rimarremo nella situazione attuale e cercheremo degli altri acquirenti", spiega, sottolineando che "noi non ci auguriamo che questo accada". Qualche giorno fa, l'Eliseo di Emmanuel Macron ha fatto sapere che non avrebbe accettato una maggioranza italiana per il cantiere navale di Saint Nazaire, (nella foto) sulla foce della Loira. Il porto era stato gestito, in maniera non certo brillante, dai sudcoreani di Stx. In quel momento, un paio d'anni fa circa, all'Eliseo c'era François Hollande, il quale vedeva di buon occhio una soluzione "italiana" per Saint Nazaire. Si era quindi arrivati ad un "salvataggio" con Fincantieri che si era aggiudicata il 66% dell'azionariato dai coreani.
Macron, però, non è dell'avviso del suo predecessore: ecco quindi una proposta di compromesso per dividere la proprietà a metà tra italiani e francesi, con un 50 e 50. Di fronte al no italiano a questa offerta, Macron ha utilizzato il diritto di prelazione previsto dal contratto di vendita a Fincantieri: ha sostanzialmente nazionalizzato la gestione di Stx a Staint Nazaire, bloccando gli italiani.
Le Maire, però, evita di usare la parola 'nazionalizzazione'. Una nazionalizzazione vera e propria, spiega al quotidiano della domenica, significa "prendere in maniera stabile il controllo di una attività economica, reputando che lo Stato la condurrà meglio di un attore privato". "Al contrario – incalza il ministro francese – io credo che i cantieri navali debbano essere diretti da attori privati, con una partecipazione dello Stato, ma con delle garanzie". Per il ministro "se non ci sono delle garanzie, non ci sarà accordo" con l'Italia, giacché "la Francia protegge i suoi interessi, come lo fanno la Cina o gli Stati Uniti".
Ieri, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, ha detto che "non ci muoveremo di un millimetro né martedi (quando è previsto un incontro con lo stesso Le Maire a Roma ndr) e nemmeno mercoledì, giovedì o venerdì", perché bisogna "far capire che la strategia francese non è quella giusta". La ministra per la Difesa Roberta Pinotti spera ancora in un'intesa. Le sue parole, in un'intervista al 'Messaggero', non sono lontante da quelle del suo collega francese: "Se non porteremo a termine l'accordo Fincantieri-Stx – argomenta Pinotti -, rischia di venir meno uno dei pilastri della futura difesa europea: l'aggregazione industriale".
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