Il debito sale al 133,1% nel 2017, cala dal 2018
Il Pil dell'Italia dovrebbe crescere dello 0,9% nel 2017 e dell'1,1% nel 2018. Lo stima la Commissione europea nella previsioni di primavera, definendo la ripresa italiana in corso "modesta". Le stime sono invariate rispetto all'inverno. Bruxelles sottolinea come "l'espansione della domanda interna" sia stato nel 2016 "il principale driver della crescita" e come gli investimenti abbiano registrato un "notevole aumento".
L'Italia è in coda ai Paesi Ue per stime di crescita. Il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha affermato in conferenza stampa che in Italia "persistono fragilità strutturali che conosciamo". Il debito pubblico dell'Italia salirà dal 132,6% del Pil nel 2016 al 133,1% nel 2017 "anche a causa delle risorse aggiuntive destinate al sostegno pubblico al settore bancario e ai risparmiatori", per poi calare al 132,5% del Pil nel 2018.
Il Pil dell'eurozona dovrebbe salire dell'1,7% nel 2017 e dell'1,8% nel 2018. A febbraio Bruxelles stimava una crescita, rispettivamente, all'1,6% e all'1,8%. Nell'Ue nel suo complesso, la crescita del Pil dovrebbe rimanere stabile all'1,9% per entrambi gli anni (nelle previsioni d'inverno era pari all'1,8% sia per il 2017 che per il 2018).
La Commissione Ue taglia le stime sul deficit italiano per il 2017 e il 2017 dopo la manovra correttiva da 3,4 miliardi di euro chiesta da Bruxelles e varata dal governo. Il deficit è visto al 2,2% per quest'anno, dal 2,4% stimato a febbraio, mentre per il 2018 è al 2,3%, dal 2,6% visto dalla Commissione in inverto. "Le ulteriori misure di consolidamento adottate in aprile, principalmente per migliorare le entrate dalle tasse, dovrebbero mantenere l'onere fiscale stabile, nonostante la riduzione dell'aliquota dell'imposta sull'utile delle società al 24% dal 27,5%", scrvie Bruxelles nelle previsioni di primavera.
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