. Nel totale delle sofferenze, 33,668 miliardi sono a carico di aziende manifatturiere, 43,529 miliardi nel settore costruzioni, 26,466 miliardi nel settore commercio e 23,947 miliardi nel settore immobiliare
Stando a quanto riportato da Banca d'Italia nel supplemento al Bollettino statistico 'Moneta e banche', a novembre il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze, tenendo conto delle discontinuità statistiche ma senza correggere per le cartolarizzazioni e le altre cessioni, è stato pari a -1,7 per cento (-1 per cento a ottobre). Quando si corregge tale tasso di crescita per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, analogamente a quanto si fa per i prestiti, il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze è stato a novembre dell'11,8 per cento (12 per cento nel mese precedente). Il totale delle sofferenze, senza correggere per le cartolarizzazioni e le altre cessioni, è risultato pari a 199,061 miliardi, in aumento dai 198,599 miliardi di ottobre, ed in calo dai 201,011 miliardi di un anno prima. Di questa somma, le sofferenze al valore di realizzo risultano pari a 85,221 miliardi. Nel totale delle sofferenze, 445 milioni risultano in carico alle amministrazioni pubbliche, 414 i milioni negli enti locali. Nel totale delle sofferenze, 33,668 miliardi sono a carico di aziende manifatturiere, 43,529 miliardi nel settore costruzioni, 26,466 miliardi nel settore commercio e 23,947 miliardi nel settore immobiliare.
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