Referendum, Ue: Rischi al ribasso per l’Italia

La commissione "capisce le difficoltà economiche e sociali" di Roma

Sull'economia italiana "rischi al ribasso derivano dall'incertezza politica, soprattutto a causa del referendum del 4 dicembre sulla riforma costituzionale". Lo si legge nelle previsioni di autunno della Commissione Ue. Gli altri rischi, sottolinea Bruxelles, sono "un ulteriore rallentamento della domanda esterna, e il lento adeguamento del settore bancario".

TROPPE ENTRATE. "L'elevata dipendenza dalle entrate una tantum per finanziare le misure espansive previste nel Draft Budgetary Plan ha contribuito a un marcato peggioramento del saldo strutturale nel 2016 e nel 2017". Lo si legge nelle previsioni di autunno della Commissione Ue, nel capitolo dedicato all'Italia. Bruxelles vede un saldo strutturale dell'Italia del -1,6% nel 2016 e del -2,2% nel 2017. Il parere sulle bozze di leggi di bilancio sarà dato dalla Commissione la prossima settimana.

MOSCOVICI: CAPIAMO DIFFICOLTA'. La Commmissione europea è "in una fase di dialogo costruttiva e positiva" con il governo italiano e "capisce le difficoltà economiche e sociali dell'Italia e l'accompagna nel suo sforzo di riforma". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, rispondendo ai giornalisti a Bruxelles. Moscovici ha inoltre ricordato che per il 2016 Bruxelles ha già concesso la flessibilità all'Italia.

"Dobbiamo tener conto – ha proseguito Moscovici – in modo giusto e proporzionato delle spese che possono e devono essere effettuate per l'accoglienza dei rifugiati, anche a nome degli altri Paesi europei, e del caso in cui si tratta di sostenere delle spese, che sono anche degli investimenti, per la prevenzione e per la cura delle calamità naturali, in questo caso i terremoti". Con il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, Moscovici ha affermato che "siamo al sesto bilaterale e forse non sarà l'ultimo".