"Se il referendum costituzionale non dovesse passare ci sarebbe un impatto economico"

"L'economia italiana sta crescendo, e questo è un fatto, ma certo non come vorrei. Le previsioni di crescita sono state riviste al ribasso, e ciò avverrà anche nei dati che il Governo sta per rilasciare". Così Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia, parlando alla Euromoney Conference in corso a Milano, in merito alle previsioni di crescita dell'economia italiana, che il Governo deve aggiornare entro il 27 settembre nel Def. "Anche l'occupazione sta crescendo" ha garantito il ministro.

BANCHE DELICATE. "La situazione delle banche è delicata. Il settore si muove nella giusta direzione, verso nuova configurazione più strutturata" e anche grazie "alle riforme varate dal Governo, avremo banche più forti, attraverso il processo di fusioni ed acquisizioni che stiamo già vedendo", ha sottolineato il ministro dell'Economia in merito alla situazione del comparto bancario. Sui crediti deteriorati, Padoan ha spiegato come siano "concentrati in alcune banche", spiegando poi come "la mia idea sia che i numeri sono esagerati". Padoan ha poi aggiunto che "ci vuole un po' di tempo per tornare alla normalità".

RISCHI NO REFERENDUM. Se il referendum costituzionale non dovesse passare, "ci sarebbe un impatto economico, perché migliora non solo la macchina istituzionale", ha sostenuto Padoan a proposito delle possibili incertezze legate all'esito del referendum istituzionale. Il ministro ha spiegato infatti che "la riforma del Senato renderà più celere ed efficace il processo legislativo oltre a ridurre i costi della politica", premettendo anche che "le riforme funzionano meglio in un contesto di finanza pubblica credibile".

TASSE GIU'. "Le tasse continueranno ad essere abbassate, dovremo farlo in modo credibile. Stiamo guardando ad altre voci di spesa", ha spiegato Padoan in merito a possibili tagli delle imposte non solo nella Legge di Stabilità.
 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: